Il poeta dell’Amore

Claudio Caldarelli Direttore Responsabile

Amore è la parola inventata dai poeti, Dio è la parola inventata dai teologi, sono sinonimi, due parole per indicare la stessa realtà. E di certo la parola dei poeti è di gran lunga la migliore, poiché implica una comprensione più profonda. I termini teologici non potranno mai avere quella profondità: i teologi, o coloro che praticano, si limitano a pensare a Dio, il poeta sente, con il cuore e con l’anima. Il pensiero è sempre superficiale, il sentire tocca sempre l’essenza più intima dell’essere. Il pensiero cerca di dimostrare e quello stesso sforzo dimostra che non si è conosciuto nulla. Di fatto i teologi non cercano di dimostrare agli altri l’esistenza di Dio, quella è solo una scusa; so sforzano di dimostrarla a se stessi! Se vede nascere una convinzione negli occhi degli altri, si convince di avere ragione, ma in cuor suo resta sempre un sospetto, ha sempre un dubbio, che tenta di nascondere dietro ad argomentazioni sempre più complesse, dietro a sistemazioni che dimostrano solo cosa non possono dimostrare. Il poeta non discute, le sue affermazioni sono pure e semplici emozioni che nascono dal cuore e fluiscono liberamente nell’anima. Il poeta conosce l’amore, quindi conosce Dio, il Dio che è l’Amore. I poeti sono in sintonia  con il creato perché il creato è in sintonia con la poesia, il poeta si limita a trasferire in versi ciò che esiste già nel cuore di tutti, ma che solo pochi sentono. Da qui il sentire l’amore come Amore che fonde il tutto nel Tutto, il poeta sa che “Dio è”, è Amore totale del Tutto che ci pervade e ci avvolge. L’amore conosce senza ausilio di alcun sapere. Conosce direttamente, la sua conoscenza è immediata.

Inizia dall’amore e giungerai a Dio senza dover fare alcuno sforzo. Fa tutto ciò che è nelle tue possibilità per creare Amore, per vivere con Amore, per essere Amore. Il fine ultimo non è avere amore, ma essere Amore; solo così si ama veramente l’Amore. Amare l’Amore per trasformare l’esistenza in essenza divina. Abbandonate la teologia della quotidianità per iniziare il cammino (scalzo) del sentire per essere il poeta di se stessi. Per essere il poeta dell’Amore che ama il suo sentire, che altro non è che il battito del cuore, il polline delle guance nella profondità d’amare. Il poeta è…

di Claudio Caldarelli

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