Tiziano Della Ratta: per il carabiniere eroe, assegnata la medaglia d’oro al valore militare alla memoria

Sara Di Paolo

Trentacinque anni. Aveva solo trentacinque anni Tiziano Della Ratta, quando è stato ucciso. Freddato brutalmente da dei rapinatori senza scrupoli. Assetati di denaro, poco di onestà.
Era un sabato pomeriggio, la gente camminava, la piazza era affollata. In via Ponte Carolino a Maddaloni (Caserta), insomma c’era movimento. Tanto, anche troppo. Tant’è che il proprietario della gioielleria “Ogm Momenti preziosi” quel giorno era stato costretto ad “alzare la guardia”. E aveva fatto bene.
Dopo la chiamata al 112, Della Ratta e il collega Domenico Trombetta (che stavano indagando proprio su quella banda di rapinatori), entrarono dalla porta secondaria. La rapina era già iniziata. L’assalto era guidato dall’appena diciottenne Angelo Covato (poi morto una settimana dopo, per le ferite riportate per via del conflitto a fuoco), al fianco Vincenza Gaglione e Antonio Iazzetta. Fuori altre sei persone, più il basista.
Una vera e propria spedizione. Un’operazione ben strutturata e ponderata, con pistole semiautomatiche alla mano e tanta freddezza. Tanto sangue, terrore.
A casa, a Sant’Agata de’ Goti (provincia di Benevento), nel mentre c’erano la moglie Vittoria e il figlio Alfonso di dieci mesi ad attenderlo. Sarebbe dovuto tornare la sera stessa, come tante altre volte.
Sono passati tre anni. In Campania le cose non sono cambiate e Alfonso è sempre solo con la madre. Non potrà giovare della compagnia del papà, ma di sicuro è fortunato ad averne l’esempio. Un esempio elogiato da una medaglia d’oro al valore militare alla memoria. Consegnata il 27 aprile scorso, con la presenza del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri di Roma, Tullio Del Sette e dei vertici dell’Arma di tutta la Regione e delle province di Benevento e Caserta.
I colpevoli sopravvissuti intanto, sono stati condannati al termine del processo di primo grado, a un ergastolo e altre dieci pene che vanno dai quattro ai venti anni di reclusione.
Nulla tornerà più come prima, ma il ricordo è vivo. Il passato è solo un verbo.

di Sara Di Paolo

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