Unioni civili: finalmente la legge anche in Italia

Angelica Basile

L’11 maggio è stata approvata alla Camera la legge sulle unioni civili, la prima che riconosce legalmente la relazione tra persone dello stesso sesso. Nonostante sia (ancora) negato alle coppie omosessuali il diritto ad adottare un figlio, va sicuramente riconosciuto il fatto che questo passo sia per l’Italia qualcosa di storico.

Da anni siamo alla fine delle classifiche europee sui Paesi gay friendly e ci portiamo dietro una nomea di Stato arretrato, che non sa scrollarsi di dosso una tradizione filo cattolica che si macchia da sempre di ipocrisia. La stessa tradizione che ci ha lasciati impantanati in una melma che ci ha impedito in questo come in altri campi di aprirci alla modernità, ai tempi che cambiano, alle menti che si aprono.

Per questi ed altri motivi, quello che per tanti altri Paesi del mondo può sembrare un piccolo passo, per l’Italia significa così tanto. Significa che migliaia di persone vedono finalmente riconosciuto il loro essere dentro una coppia che dura da anni, condivide una casa, gioie e dolori, imprevisti, malattie, avvenimenti importanti. Condivide la vita, insomma. E da oggi non deve più farlo all’ombra di una legge che non la tutela, ma alla luce del sole di un Paese forse stanco di essere sempre l’ultimo della classe.

di Angelica Basile

 

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