La favola dell’Islanda

Lamberto

“La peggior sconfitta della nostra storia. L’Inghilterra è stata battuta da un Paese con più vulcani che giocatori professionisti”. A parlare è Gary Lineker, ex centravanti della nazionale inglese. Il paese in questione è invece l’Islanda, l’autentica rivelazione degli Europei in corso.

Per molti doveva essere l’intrusa della competizione, ora invece ha sorpreso tutti. Ha superato incredibilmente la fase a gironi, ha mandato a casa Rooney&co. e, ancora prima, aveva battuto l’Olanda, la grande esclusa di Euro2016.

L’Islanda vince e soprattutto piace a tutti. Sarà per quel loro essere “terra terra”, gente umile, (il vice allenatore è un dentista), sarà per quella particolare unione che hanno con i loro tifosi. A fine partita, invece di piombare negli spogliatoi e accendere gli i-phone, i giocatori islandesi si riuniscono sotto il settore dei loro connazionali. Tutta la squadra, allenatore e dirigenti, dietro al capitano. Braccia alzate al cielo a ritmare un canto vichingo che unisce una nazione intera. 30 in mezzo al campo, quasi 10.000 sugli spalti. I restanti tutti davanti la televisione o al maxischermo allestito a Reykjavik.

L’Islanda conta 321.000 abitanti, poco meno di Bari e poco più di Catania per intenderci. Il calcio, ovviamente, non è il suo sport nazionale. Ma questi risultati clamorosi non sono frutto del caso. C’è dietro una pianificazione attenta, tattica e fisico per sopperire alle carenze tecniche, investimenti sulle infrastrutture (la maggior parte di campi di calcio in Islanda sono coperti, in modo da permettere allenamenti e partite tutto l’anno, senza problemi con la neve).

Il valore di mercato di tutti e 23 i calciatori della nazionale islandese non supera i 40 milioni di euro. Eppure ha mandato a casa la formazione più costosa: l’Inghilterra, secondo uno studio fatto prima dell’inizio degli Europei dall’Osservatorio del Calcio di Ginevra, vale 751 milioni di euro, (l’Italia la metà, 327).

Cristiano Ronaldo, da solo, costava il triplo della squadra di Lagerback. Eppure con loro, il suo Portogallo, non è andato oltre il pareggio. “L’Islanda non farà niente in questo Europeo” ha detto la stella del Real Madrid, rifiutando di scambiarsi la maglietta con il capitano Gunnarsson.

Stia tranquillo CR7, i lusitani non vinceranno niente. L’Islanda, anche se uscirà alla prossima partita, ha già vinto tutto.

di Lamberto Rinaldi

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