Torture e vittime: la strage di Dacca

ImmaAttacco per gli italiani
Ore turbolenti. In Italia si respira aria di guerra. Ancora vittime e stragi. Mossad afferma: “attacco per gli italiani”

Torture e vittime. In Italia e nel mondo sono ore di sangue e paura. “Attacco per gli italiani” – afferma Mossad – e continua: “Cercavano gli italiani per regolare i conti con loro. I jihadisti che hanno trucidato 9 italiani a Dacca avrebbero organizzato il blitz proprio per uccidere i nostri connazionali”. A incentivare a spargere maggiormente terrore è stato l’intervento dell’Italia in Libia. Quanto è stato detto dai servizi israeliani, l’attacco di Dacca ha una strategia ben precisa: “L’Isis, invece che inviare i suoi assassini via mare da Sirte verso l’Italia, attraverso il Mediterraneo ha scelto questa tattica per non incorrere nel rischio dei controlli della Marina italiana, impegnata nel Golfo di Sidra per arrestare il flusso di migranti ed intercettare eventuali segnali di attacco in Europa”. “Il lungo islamista ha raggiunto il subcontinente indiano, distante circa 7000 chilometri, per regolare i conti con l’Italia. Il Bangladesh è il secondo più grande centro di produzione al mondo, dopo la Cina, per le principali case di moda occidentali, che rende ogni anno 26,5 miliardi di dollari, il 75% dei suoi guadagni in valuta estera. Tra le più importanti case di moda italiane di produzione in Bangladesh ci sono Prada e Benetton”. Ed è qui che entra in scena la vicenda della Libia: “Il contingente delle forze speciali italiane è una delle più grandi forze occidentali che operano su più fronti dall’inizio di gennaio e stanno combattendo per conquistare Sirte, la città portuale chiave, insieme alle forze speciali britanniche e statunitensi e al fianco delle forze libiche locali” – riporta sito di Debkafile. Nove sono state le vittime uccise nell’attentato a un ristorante di Dacca, in Bangladesh, venerdì 1 luglio 2016. Un lungo e atroce calvario per gli italiani: la loro è stata una morte lenta e dolorosa. Infatti, le autopsie eseguite al policlinico Gemelli di Roma hanno evidenziato segni di torture, tagli provocati da armi affilate, mutilazioni, tracce di proiettili e di esplosivo. Nessun colpo di grazia sulle salme. Donne e ragazzi vittime innocenti. Ancora una volta colpevolizzati. Un mondo, il nostro, in piegato in due dalla delinquenza e dal terrorismo.

di Immacolata D’Angelo

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