I 40 anni di Francesco Totti, ovvero la grande bellezza

Salvo

Martedì 27 settembre, ore 19: la strada che porta al Castello della Crescenza non è lontana, ma a Roma si sa, i calcoli non vanno fatti in lunghezza bensì in base al traffico. E allora ecco che sale l’ansia: Corso Francia è imbottigliato, la Cassia sembra un miraggio e via dei Due Ponti è alla pari una chimera. Il pensiero è solo uno: Totti sarà già arrivato? E Ilary? Spalletti le avrà risposto per le rime?

Mentre questi pensieri scorrono violenti, all’improvviso una manna dal cielo: tutti i semafori diventano verdi, il traffico si dirama e, come per magia, compare anche la Cassia. Il tratto è breve, tanto che in pochi istanti ci si ritrova su via dei Due Ponti, del tutto sgombra da ogni rallentamento. Tutto troppo calmo qui: non sarà mica l’indirizzo sbagliato?

I dubbi via via si diradano quando un fascio di luce illumina l’auto: è il flash di un fotografo. Ci siamo: il cancello è quello giusto e l’auto di Totti non l’ha ancora varcato. Non manca nessuno: c’è Sky Sport, c’è Rai News, c’è il Corriere dello Sport, c’è L’Arena di Giletti e c’è perfino La vita in diretta, che concede interviste ai numerosi curiosi giunti in zona.

Nel frattempo si sono fatte le 20 e su Roma è calato il buio, ma all’improvviso i fari di un’auto fanno quasi tornare il sole: è Totti? No, falso allarme, sono i genitori di Ilary, seguiti poco dopo dalla sorella Melory e dal fidanzato. Poi però il Pupone arriva davvero, e allora altro che sole: al Castello della Crescenza sembra di colpo mezzogiorno. Classico rumore di scatti, flash a più non posso, domande, calca: “Francesco come va? Quanti anni sono?”. E lui, col finestrino basso: “Quaranta!”.

Alla spicciolata arrivano uno per uno tutti gli altri ospiti, a partire da quelli che devono partecipare alla cena delle 20 (anche se l’orologio dice che quell’orario è passato già da un pezzo). Nel giro di due ore ecco spuntare anche i compagni di squadra. Il primo ad arrivare è Cassetti, che compagno di squadra non è ma lo è stato in passato. Poi Manolas, Szczesny (l’unico a fermarsi a favore dei fotografi), Perotti, Iturbe e Mario Rui insieme, l’ex Perrotta, Marco Borriello, Florenzi, De Rossi, Lobont, Nainggolan e Florenzi.

Non si vede l’annunciato Claudio Baglioni, mentre invece sbucano Frankye Nrg e il noto dj Claudio Coccoluto (anche se un cronista s’avvicina e gli chiede: “Scusi, lei è…?”). In ultimo arrivano Teo Mammucari, il presidente del Coni Giovanni Malagò, Alisson, Salah e Spalletti, il grande atteso della serata. Il “piccolo uomo” che però l’ha pensata in grande con quel regalo a Ilary: d’altronde l’ironia l’hanno inventata i toscani.

di Massimo Salvo

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