Brevi riflessioni autunnali

Anche quest’anno è ritornato l’autunno con il suo pallido grigiore, le foglie cadenti e le piogge che imperversano su tutto il nostro paese. Sullo sfondo la Gran Bretagna uscita dall’euro zona, un’Italia incerta, preoccupata per il futuro, soprattutto dopo il sisma che ha colpito alcune zone del Lazio e delle Marche. Immigrati che ogni giorno arrivano sulle coste siciliane mettendo a dura prova la solidarietà e l’accoglienza che ci caratterizza, ma il governo non sembra dare risposte pienamente adeguate. Ancora Roma la città eterna, pure dopo il cambiamento della giunta riversa in condizioni di degrado e di sporcizia, prevalentemente nelle periferie. Insomma una nazione, la nostra ancora piena di tanti e grossi problemi, che certo non si risolveranno da un giorno all’altro. Inoltre l’esecutivo ci porterà il 4 dicembre a votare un referendum sulla riforma costituzionale, vi sono fazioni come i partiti del governo favorevoli alla riforma suddetta, e poi un fronte trasversale che è deciso a bocciarla. Qualunque sarà l’esito bisogna rispettarlo perché la decisione in questo momento è in mano ai cittadini. Ma siamo sicuri che se passa questa riforma si risolveranno i problemi dei disoccupati, degli esodati e di tante altre persone che vivono i drammi della pesante recessione che ci attanaglia?

Anche in questo caso l’autunno con l’accorciarsi delle giornate e con la poesia che lo caratterizza ci dovrebbe portare a riflettere sulle condizioni economiche delle persone che non arrivano alla fine del mese, gli sfollati e gli ultimi in generale. Infatti come ha sottolineato il presidente del Censis Giuseppe De Rita, solo migliorando la vita di queste fasce di popolazione l’Italia può riscattarsi e uscire dal baratro in cui si trova adesso. Tutto ciò non è facile, ma attraverso la sinergia tra governo e parti sociali si può arrivare ad un effettivo miglioramento che non può fare che bene a tutta la popolazione italiana, che vivrebbe meglio e senza troppi conflitti tra le classi sociali. Il lavoro sarà aspro, impervio ma uniti ce la si può fare.

di Lucio Altina

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