Ancora scosse nel centro Italia: paura e distruzione ma nessuna vittima

FoisAltre due scosse, ancora tanta paura. Torna a tremare la terra nel centro Italia. Marche, Abruzzo, Umbria e Molise rivivono i terribili momenti di due mesi fa quando, il 24 agosto, crollarono le città di Accumuli ed Amatrice. Questa volta, per fortuna, non si registrano vittime ma tante persone sono costrette a ricominciare la propria vita da zero. Il terremoto fa paura, perché risveglia in noi timori ancestrali e il senso di impotenza e rassegnazione pervade gli animi. Si può solo scappare, non si può prevedere, né prevenire (e lo testimoniano le costruzioni antisismiche distrutte). Stavolta il contro di mastro beccaio si ferma a zero, grazie alla prima scossa, che si può definire di avvertimento, che ha spinto i cittadini dei paesi dell’epicentro in strada, nelle auto o comunque in salvo fuori dalle costruzioni già pericolanti. Così tantissime persone in strada con in mano i telefonini si sono improvvisate reporter, riprendendo e fotografando le spettacolari immagini dei crolli in diretta. Solo due ore dopo, infatti, la seconda scossa, di fortissima intensità, paragonabile a quella distruttiva dello scorso 24 agosto. Lo testimonia il “Palazzo rosso” di Amatrice, rimasto in piedi solitario tra le macerie sul finire dell’estate ma inesorabilmente distrutto dal sisma di fine ottobre. Per fortuna questa volta la terra ha cominciato a tremare un po’ prima e durante l’ora di cena, sorprendendo le persone a tavola anziché a letto. E ancora il la terra trema, il 30 ottobre un’altra scossa di 6.5 gradi ha piegato nuovamente gli animi della popolazione. C’è stato il tempo per fuggire, per mettersi in salvo. Adesso è il tempo di ricostruire, ancora una volta, dalle macerie.

di Giovanni Antonio Fois

Print Friendly, PDF & Email