L’amore consapevole

Secondo l’insegnamento dei Nagual Toltechi, nella vita delle persone esistono tre possibilità di diventare consapevoli. La nascita, ma è già accaduta; la morte, ma non è prevedibile; resta l’amore. Non mancare questa opportunità, non mancare questo incontro. L’amore e la meditazione sono dunque le uniche speranze per il
Futuro del genere umano, e noi siamo parte del genere umano, al cinema con le poesie di Paterson o davanti un bicchiere di vino rosso magari un Merlot. L’amore è un urlo nella notte e un abbraccio dolce, un bacio appassionato e un addio per poi rincontrarsi. L’amore è una mano tesa nel vuoto abissale che è l’esistenza a patto che si sappia distinguerne la profonda essenza ed energia strappando il velo delle illusioni che ci impediscono di coglierne la bellezza in tutta la sua intensità, che è la vibrazione che fluisce in noi in connessione con la luna e l’universo. La consapevolezza dell’amore ci libera dal sesso per il sesso, trasformandolo in amore, così ci libera dal possesso, dalla gelosia, dall’ego, facendo in modo di renderci partecipi della felicità che l’amore genera. L’amore non è rabbia o incomprensione, l’amore è gioia per la vita nei momenti che la vita ci concede fuori dal tempo e dentro il tempo.

E dentro il tempo l’amore è uno specchio spirituale, nutre, integra, prepara al viaggio interiore, ti ricorda il tuo essere originale. Nei momenti di amore profondo sei il Dharma e il Karma, sei la rosa e sei il giardino, in te ci sono i bagliori della essenza originale, anche se quei bagliori sono riflessi. Sono riflessi dal tuo amore nell’amore che provi e che doni. Così come in una notte di luna piena, si vede la luna riflessa nei tuoi occhi che specchiano nei suoi occhi, e sei il Tutto. Sei amore. Sei Dharma. Sei la pazza della porta accanto. Sei Poetica e saluti le foglie. Allora guarderai in alto e vedrai la luna che vede te, e tu in quel momento sei la luna. Non sei un riflesso ma sei il Tutto con l’amore che assorbe il riflesso che emana, e ami felice di amare, il vino rosso, e le rose, i cuori che corrono con il treno dea notte e la notte che corre con il treno dei cuori. Così quando apprendiamo l’amore, abbiamo appreso tutto. Mancato l’amore, tutta la nostra vita manca. Dobbiamo imparare ad aprire gli occhi all’amore. Così quando l’amore penetra nei nostri cuori, Dio è presente. Nell’ebbrezza dell’amore è l’amato. Nella visione dell’amore è Dharma, è Dio, sei tu con due cuori al dito. Perché l’amore è l’unica sola vera alchimia interiore: trasforma la la vita materiale nel divino. È la Vera Dharma dell’alchimia, trasforma i metalli inferiori in oro. Senza amore la vita è piatta. Senza te la vita non mi affatticcia. Senza amore la vita è grigia e incolore, senza canzoni e senza brindisi. Si tira avanti, si tribola ed è misera. L’amore ci rende ricchi. L’amore ci fa guardare negli occhi e immette i colori nella vita. Il grigio diviene arcobaleno, esplode in mille colori, il monotono e il piatto diviene arcobaleno.

Nell’arcobaleno ci sei tu che sei noi. C’è l’amore che trasforma il clima della nostra essenza interiore e in quel cambiamento di clima, fioriscono le rose, tutta l’esistenza si trasforma. Al di fuori non cambia nulla, eppure quando l’amore ti riempie, ti si dischiude una esistenza completamente diversa. Dio e il mondo, l’amore e noi, non sono distinti: sono l’esistenza. L’esistenza divina dell’amore, allora dentro di te/noi c’è musica, c’è danza, appena l’amore fluisce accadono miracoli. E benché in te/noi c’è musica, nel suono c’è un silenzio luminoso: l’amore è magico. L’amore è armonia divina. Il cuore, il nostro cuore quando pulsa d’amore , diviene un flauto sulle labbra di Dio e nasce una canzone. Quella canzone è l’amore.

di Claudio Caldarelli

 

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