Tagli alle politiche sociali ed estrema povertà

La storia di Alessandro e del Comune di Cerveteri.

Alessandro, programmatore informatico residente a Cerveteri, nel 2009 diventa disoccupato: la società per la quale lavora si è trasferita a Milano. Nonostante la ricerca continua, Alessandro non riesce a ricollocarsi sul mercato del lavoro. Nel 2013, separatosi dalla moglie, si trasferisce in un piccolo appartamento che riesce a pagare grazie alla pensione di invalidità, 279 euro, che percepisce essendo affetto dal morbo di Crohn, ed ai contributi della moglie. Quando questi però si interrompono, Alessandro accumula affitti su affitti non pagati ed a marzo 2016 arriva lo sfratto esecutivo. Affidatosi all’ospitalità di vari amici, il 24 ottobre scorso decide di recarsi al Comune di Cerveteri per chiedere aiuto. Gli viene offerto un letto sovvenzionato dal Comune in una struttura ad Anguillara Sabbazia. Due settimane dopo il Comune propone ad Alessandro una soluzione in coabitazione in appartamento, che Alessandro però rifiuta per le condizioni a suo dire indegne dello stesso. Qui le versioni dell’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Cerveteri Francesca Cennerilli, e quella di Alessandro, entrambi intervistati telefonicamente, divergono notevolmente, descrivendo le condizioni dell’appartamento, del quale non abbiamo potuto visionare foto, in modo molto diverso. Alessandro rifiuta l’offerta di coabitazione, il Comune interrompe la sovvenzione per il posto ad Anguillara Sabbazia, che qualche giorno dopo Alessandro lascia, e da quel momento l’uomo dorme in auto. Oltre ai 300 euro ricevuti dal Comune a settembre, dichiara di aver beneficiato a dicembre di altri 386 euro grazie ad un bando di povertà, anche se il Comune sostiene che le erogazioni a suo favore siano state più di due.

Difendendo la validità ed il successo dell’opzione coabitazione, esperimento iniziato due anni fa per far fronte alla mancanza di fondi dell’Assessorato alle Politiche Sociali e all’assenza di case popolari nel Comune di Cerveteri, l’assessora Cennerilli sostiene che il Comune non abbia possibilità ulteriori di aiutare Alessandro.

Su un budget annuo per le politiche sociali di 1 milione e mezzo di euro tra fondi comunali e regionali, ammontano a più di 500.000 euro i tagli imposti ogni anno alla spesa corrente dell’Assessorato alle Politiche Sociali, che comprende, tra le diverse voci, le soluzioni a situazioni emergenziali come quella di Alessandro e i servizi di assistenza sociale a minori e famiglie. A fronte del taglio di un terzo delle risorse, garantire un servizio minimo per tutte le situazioni urgenti diventa impossibile, dichiara l’Assessora. Con un budget di 1 milione e mezzo garantire il minimo indispensabile era ancora viabile, seppur con sacrificio, mentre per coprire tutte le necessità l’Assessorato avrebbe bisogno di almeno 3 milioni di euro l’anno.

L’Assessora descrive inoltre una situazione sociale a Cerveteri molto diversa da quella del 2008, anno in cui ha cominciato ad occuparsi di Politiche Sociali. Le situazioni di estrema povertà erano al tempo quasi inesistenti, mentre oggi sono molto diffuse. A gennaio 2017 sono tra 15 e 20 le famiglie e i singoli che non hanno un posto dove dormire la notte. Di fronte a situazioni come queste, l’Assessora deve necessariamente, seppur a malincuore, assegnare delle priorità. Una famiglia di tre bambini con madre incinta trovata a dormire per le strade di Cerveteri diventa, data la carenza di risorse, più urgente di un uomo di 46 anni come Alessandro che vive in macchina, questo senza voler intendere, l’Assessora lo sottolinea, che ci siano fragilità di serie A e di serie B.

E’ evidente come, in una situazione come questa, gli animi di chi è in difficoltà e di chi dovrebbe portare aiuto tendano ad esasperarsi. A gettare benzina sul fuoco ha contribuito lo scorso 10 gennaio un servizio del programma di Rete 4 “Dalla vostra parte”, per il quale, denuncia l’Assessora, il Comune non è stato in alcun modo interpellato, nonostante i tentativi, tramite telefono ed email, di contattare la giornalista mentre era in città per le riprese, e l’ultimo tentativo di inviare una nota alla redazione del programma che fosse letta durante la trasmissione.

Intanto in dicembre scorso Alessandro si era rivolto a Striscia la Notizia per portare alla luce del sole la propria storia, nella speranza di venire finalmente aiutato. Dopo il servizio ha ricevuto due offerte di alloggio, e dovrebbe entrare in un appartamento a Roma il 16 gennaio prossimo, dopo che il benefattore, che preferisce rimanere anonimo, avrà provveduto a fare la cessione di fabbricato al Comune di Cerveteri, che probabilmente aiuterà economicamente Alessandro per gli allacci di acqua ed elettricità. Intanto Alessandro ha quasi certamente trovato lavoro, sempre grazie alla luce dei riflettori, anche se i dettagli rimangono riservati, e sarà, molto probabilmente, in grado di rimettersi in carreggiata in pochi mesi e riconquistare l’indipendenza perduta, lasciando, come lui stesso dichiara, l’appartamento romano tra pochi mesi e tornando a vivere in affitto a Cerveteri.

di Giulia Montefiore

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