Gossip all’italiana

Estate, tra un incendio e una siccità, c’è voglia di leggerezza e svago, di staccare dai soliti problemi che ci ammorbano e mettere di lato i quotidiani per dedicarsi al gossip. Un’occhiata a Chi, per esempio, ci mostra una felice Elisa Isoardi che limona pesante con Matteo a Ibiza, ma complice il caldo confonde il cognome e sotto gli occhi degli obbiettivi, ne approfitta l’avvocato romano, Matteo Placidi, praticamente identico a Salvini, se non fosse per la laurea. Per fortuna il Giornale (per restare in tema di periodici di gossip) ricostruisce i dettagli dell’annosa vicenda, stabilendo inequivocabilmente che la presentatrice “cercava attenzioni da Salvini”, quindi non si tratta di corna ma solo di scaramucce.
Matteo, dopo un primo silenzio, affronterà la questione in maniera adulta. Salvini, invece, si calerà le corna da buon maschio nordico, dicendo che con la Elisa son felici e c’è solo qualche problemino. Lei felice, lui problemino.
Non è l’unica coppia in crisi, c’è grande apprensione anche per la Tatangelo e Gigi d’Alessio. Malgrado il geniale neomelodico abbia tentato di convincerla a coprirsi, cantando che nevica pure ad agosto, Annarella tiene sempre caldo e scopre le sue grazie, provocando la gelosia del buon Gigi e gettando la coppia in una crisi che potrebbe distruggerla. Il dramma sta coinvolgendo tutti, amanti di Gigi e non. I primi perché lo vorrebbero sempre felice con la Tatangelo, i secondi perché temono che ci scriva una canzone sopra.
Per chiudere in bellezza, nella modernissima Calabria il gestore di un B&B rifiuta ospitalità ad una coppia di gay, dicendo che non accetta nella sua struttura gay e animali. Più tardi spiegherà che vanno contro le sue convinzioni religiose, che aveva scritto male, che forse è solo un homo erectus che ha fottuto il ciclo evolutivo, e poi c’erano la siccità e le cavallette. Sta di fatto che nell’arco di poche ore il titolare di Casa Ciufo diventa oggetto di un assalto mediatico mirato a danneggiargli gli affari e si trova praticamente solo contro l’indignazione della gente civile.
Per fortuna, in suo aiuto corre subito il paladino dei valori cristiani, quel tal campione di coerenza che gioca d’azzardo, si è sposato a Las Vegas ed è dedito a otto dei sette vizi capitali (sulla gola, ha fatto il bis), registrato all’anagrafe sotto il nome di Mario Adinolfi. Lo stesso, tra l’altro, che in occasione dello scandalo sugli abusi ai 547 minori del coro di Ratisbona ha minimizzato la cosa dicendo che lui nella scuola cattolica non ha mai assistito a delle molestie, come confermato anche dai preti che lo ebbero accanto e che negano di essere stati molestati da lui.
Il buon Mario, in risposta alle critiche verso il gestore del B&B, ha affermato che lui a casa sua non ospiterebbe mai dei gay. Se solo leggesse la Bibbia, oltre che farsene profeta a sproposito, scoprirebbe che nel Vecchio Testamento Dio ce l’aveva con gli empi e i dissoluti e che, pertanto, dovrebbe ospitare la coppia gay e dormire lui per strada.

di Marco Camillieri

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