Rispettare, nel bene comune, i cittadini elettori

Non c’è dubbio, dice l’eretico, la nuova legislatura sta mostrando in premessa le ambiguità, le differenze tra il voto dei cittadini (che hanno creduto ai programmi dei diversi partiti o movimenti) ed il procedere delle scelte già da adesso effettuate dai medesimi.

E’ infatti difficile, pensa l’eretico, trovare coerenza nelle posizioni dell’ex Pd. In effetti, prima del voto ha sbandierato agli elettori una insultante autoesaltazione del lavoro svolto (anche il nonagenario Berlusconi se ne è accorto). Poi, dopo la legnata del 4 marzo, ha voluto interpretare la medesima non come una dura condanna data dall’elettorato, ma come una inverosimile richiesta di essere opposizione, ma non sull’Aventino (su quale linea, dio solo lo sa). Salvo contraddirsi subito, non giudicando esperienza e statura politica delle proposte che venivano fatte ma trincerandosi dietro candidature di bandiera.

In realtà, è l’amara riflessione dell’eretico, l’elettorato ha respinto tutte le proposte delle formazioni di sinistra, non solo del Pd. Anche “Liberi e Uguali” ha pagato il lungo sostegno al governo (anche se sotto il ricatto del voto di fiducia), la improbabile conversione di Grasso, l’antipatia verso D’Alema, la riproposizione di troppe “persone della casta”. E solo “Potere al popolo” ha marcato una (ma solo commovente) presenza.

La gran maggioranza del popolo di sinistra, nota l’eretico, ha preferito scegliere “il cambiamento”, esprimendo una speranza per il futuro, meno casta, meno clientela, più rispetto dei propri diritti. Niente di più.

Ha scelto il “Movimento”5Stelle, nella semplicità delle cose dette dal Presidente Fico nel discorso di insediamento.

Di esse la più importante è la riproposizione della centralità del Parlamento con il compito primario del potere legislativo: che deve operare per il bene collettivo, non per interessi di parte; che deve essere difeso da scorciatoie da parte dell’esecutivo di decretazioni d’urgenza con voto di fiducia; che deve assicurare tempi certi alla discussione di leggi di iniziativa popolare; che deve esprimere leggi semplici, per una rapida attuazione.

E’ però difficile trovarne corrispondenza con le prime scelte del “Partito”5Stelle, è l’opinione dell’eretico (che ci tiene a marcare la differenza tra Movimento e Partito): da un lato c’è la proposta di Roberto Fico alla presidenza della Camera e contemporaneamente c’è l’accettazione, votandola, della marchesa berlusconiana di ferro Maria Elisabetta Alberti Casellati alla presidenza del Senato.

Era giusta la posizione assunta contro la candidatura del forzista Paolo Romani (con condanne per telefonate fatte dalla figlia, con il suo cellulare di servizio, per qualche decina di migliaia di euro).

Ma è stata incoerente la votazione, accettata senza battere ciglio, della forzista Alberti Casellati, a suo tempo già imposta dal pregiudicato di Arcore per il Consiglio Superiore della Magistratura.

Una donna, vorrebbe poter dire l’eretico, finalmente! Una donna alla seconda carica della Repubblica! Ma non può, se la eletta è stata tanta volte portatrice di istanze contro le donne: contraria alle unioni civili, alla interruzione volontaria di gravidanza; o sostenitrice della familiarità della minorenne Ruby, la ingenua nipotina di Mubarak, e della riapertura delle case chiuse; incensurata, ma con assunzione della figlia a spese del governo nel sottosegretariato a lei affidato.

Erano di diversa statura, davvero, Tina Anselmi, partigiana, prima donna ministro. O Nilde Jotti, comunista, prima donna presidente della Camera dei Deputati.

C’è poi poco da dire, osserva l’eretico, sulla alleanza di centro destra, che unendo tre posizioni perdenti ha raggiunto la posizione di primo gruppo votato alle ultime elezioni. E’ un comitato di affari per interessi di parte, che non si può dire quanto potrà durare, pronto a vendersi o a comprare chiunque, pur di raggiungere il potere.

Sarà un duro compito, ne è consapevole l’eretico, quello del Presidente della Repubblica, che la Costituzione impegna a dare al paese un governo credibile ed efficace. Con scadenze economiche pesanti, con una disoccupazione di giovani spaventosa, con una corruzione generalizzata, con una criminalità organizzata non sconfitta, è più semplice, lo pensano in molti, fare l’opposizione.

Ma vuole ricordare, l’eretico, l’articolo 67 della Costituzione (quello che tanti partiti vorrebbero abolire, perché è un limite, in qualche modo, alle egemonie dei loro segretari, e che fu invece lo spirito dei padri costituenti):

“Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato.”

Ecco, se i tanti parlamentari, soprattutto i nuovi, sono tante le donne e gli uomini che per la prima volta siedono in Parlamento, avessero a cuore veramente la solidarietà e il bene comune e fossero liberi come vuole la Costituzione, allora, forse …

di l’eretico

 

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