Bartolini/Baronio: una privatissima questione di resistenza d’amore armato

I Red Reading del duo teatrale Bartolini/Baronio sono una forma scenica contemporanea che affonda alle origini stesse del teatro. E siccome l’origine non è mai una data, un giorno X sepolto nella notte dei tempi, ma un’essenza che scorre trascendente e immanente sotto la pelle viva del presente, ecco che Tamara Bartolini e Michele Baronio ci rimettono davanti a un’attualità ancestrale di questo medium. Che ci sia o no un palco teatrale, nei Red Reading c’è invece sempre l’anfiteatro a semicerchio costituito da pubblico attorno all’attrice, al musicista, ai cantanti e soprattutto ai testimoni della vicenda narrata. Il centro della scena è un testo, un libro, legati a una vicenda di vita reale, drammaticamente esperita da protagonisti veri. Alla voce attoriale di Tamara Bartolini, a quella del canto e degli strumenti di Michele Baroni si alterna quella dei testimoni convocati nell’agorà, per restituirci squarci, sguardi laterali, osservazioni inedite e illuminanti che il testo scritto e detto non ha potuto contemplare. Così il testo autentico lo costituisce l’assemblea, l’orchestra teatrale che intesse le tracce del futuro attraverso le trame del passato.

Quella che si è appena inaugurata è la terza stagione dei Red Reading a firma Bartolini/Baronio. Per quanto la forma si è ormai stratificata, collaudata attraverso le numerose rappresentazione delle due precedenti stagioni, essa resta sempre teatro sperimentale, in quanto aperto a nuove, inedite possibilità narrative, corali e scenico-musicali. Il prossimo appuntamento è mercoledì 23 maggio al Teatro Torlonia di Roma. Il titolo è Ferocemente vivi, e pone nelle spole della tessitura tra testo e azione la vicenda famigliare di Rosa Mordenti, narrata nel libro Al centro di una città antichissima. La storia indicibile di un partigiano e di chi lo uccise, Edizioni Alegre, con la prefazione di Alessandro Portelli. Che un partigiano possa essere ucciso nel corso della sua lotta clandestina non sarebbe indicibile, perché tanti racconti non solo dicibili ma detti ce lo hanno testimoniato. No, l’indicibilità di questo uccisione è qualcosa che è rimasto di proposito sepolto nelle sue stesse cronache e memorie a opera proprio della famiglia romana dei Mordenti. Più che un non detto, è un interdetto, ossia sottoposto al divieto del dire, eppure presente tra ogni riga, interlinea del suo quotidiano lessico famigliare. Così che è sufficiente l’impuntarsi della lingua, del logos parlante e raziocinante di un congiunto, perché tutto riemerga, riaffiori come un morto cui è stata data cattiva sepoltura. E questo congiunto è proprio Rosa Mordenti, nipote di Maria Luisa e di Renato, l’ex partigiano ammazzato in casa con un micidiale colpo di pistola. Micidiale non solo in senso balistico, ma anche simbolico.

Nel testo letterario di Rosa e in quello teatrale musicale di Bartolini/Baronio, riaffiora tutta quella particolare pagina di storia che è stata la Resistenza contro il nazi-fascismo a Roma. Rosa Mordenti, d’altronde, è l’autrice, insieme a Viola Mordenti, Lorenzo Sansonetti e Giuliano Santoro, di quella Guida alla Roma ribelle già messo scena nelle precedenti stagioni dei Red Reading. Renato Mordenti è stato compagno di scuola e di lotta di Carla Capponi e Carlo Lizzani, protagonisti di una scena che è stata poi anche politica e culturale nel dopoguerra. Renato è redattore dell’Unità, inventore della sua pagina sportiva. La storia d’amore con la sua compagna affonda nello stesso humus di impegno intellettuale e civile. Maria Luisa è di famiglia borghese ebraica e la sua passione sentimentale, politica ha una connotazione esistenziale molto profonda. D’altronde già Beppe Fenoglio in Una questione privata, recentemente portata sullo schermo dai Fratelli Taviani, ha mostrato quanto la battaglia disarmata dei sentimenti possa essere ben più cruenta e mortale di quella armata.

Ospiti testimoni narratori: Rosa Mordenti (autrice del libro e giornalista), Chiara Ingrao (scrittrice), Chiara Bastianelli (psicologa), Patrizia De Mei (ideatrice di Passeggiate Romane), con il contributo fotografico di Stefano Montesi e con un estratto dal video La nonna è andata a votare, un progetto di Alessandro Ferroni e lacasadargilla.

Mercoledì 23 maggio, ore 20.00, durata 60 minuti, Teatro di Villa Torlonia, Via Lazzaro Spallanzani (Nomentana), Roma, tel. 06 684 00 03 11/ 14. Nello stesso Teatro e alla stessa ora, il 14 giugno va invece in scena il Red Reading Ho costruito una casa da giardiniere tratto dall’omonimo libro di G. Clément (ed. Quodlibet)

di Riccardo Tavani

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