Naufragi di Stato

Le immagini, per quanto drammatiche, non riescono a raccontare l’orrore che si consuma nel nostro mare, il Mediterraneo, da qualche anno. Migliaia di morti, centinaia di bambini, affogano e affondano, senza che nessuno ritrovi i loro corpi. Un dramma che si consuma nella piena, irresponsabile indifferenza dell’Italia e dell’Europa. Migliaia di corpi mangiati dai pesci. Le foto di corpi chiusi nei sacchi di plastica, quando vengono recuperati, è sempre la stessa. Si ripete nel tempo ed è sempre uguale.

Come è uguale l’indifferenza dei governi, il colpevole silenzio degli Stati membri di una comunità chiamata Europa, nata per essere solidale, equa e eticamente giusta. I racconti delle atrocità che si consumano nel mare nostrum, sono un crescendo di orrore. Vengono ripescati corpi a brandelli, mutilati, mangiati, con i segni di morsi degli squali. Donne, uomini e bambini, rimasti in balia delle onde e dei predatori per ore e ore, spesso per giorni e giorni. Barconi fatiscenti, gommoni rattoppati, piccole navi arrugginite, sgangherate, senza capacità di tenere il mare, si rovesciano, imbarcano acqua, prendono fuoco, senza lasciare nessun sostegno alle centinaia di persone imbarcate, che rimangono in mare aperto in attesa di soccorsi che non arrivano. Mentre i bambini con la maglietta rossa affogano, Salvini, il ministro leghista degli Interni, vieta l’attracco alle navi delle ong. Chiude i porti, lasciando migliaia di persone alla mercè degli scafisti.

Così l’Europa, la vecchia Europa, decide che non c’è più posto per i migranti che sbarcano, per i richiedenti asilo, che fuggono dalle guerre, dalla fame e dalle carestie che ella stessa ha determinato con i suoi comportamenti razzisti e razziali. In Italia, il governo del movimento 5 stelle, nato con un contratto con la Lega, in cui vengono definite le influenze che ognuno può esercitare rimanendo rispettosi di quanto sottoscritto, nega l’accesso a coloro che fuggono, ma lo stesso atteggiamento di indifferenza colposa, lo assume l’Europa. Gli Stati membri sono colpevoli di abbandono in mare migliaia di persone, lasciandole affogare il mezzo al mare, sono colpevoli di “naufragio di Stato”.

di Claudio Caldarelli

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