Lettera all’ipocrisia

Abbiamo ricevuto la lettera di Gennaro Ciliberto Testimone di Giustizia e pubblichiamo.

Ho visto con i miei occhi anomalie costruttive le ho fotografate come prove poiché mai nessuno mi avrebbe creduto .

Ho notiziato i vertici ma mi hanno ignorato, ho denunciato facendo nomi e cognomi .

Da Palmi a Trento ho girato le Procure e qualche volta ho dovuto anche attendere giorni prima di poter denunciare oggi il dolore per l’ennesima tragedia per me si trasforma in rabbia.

Quanto si sarebbe potuto fare e volontariamente si è occultato.

In molti dicevano che la corruzione non fa morti… ma anche queste 41 vittime sono frutto della corruzione di quel sistema che punisce chi denuncia e promuove i corrotti.

Una frase resta impressa “Lei non lavorerà più in nessun appalto” riferendosi a me.

Quante lacrime ho versato ogni volta che ho visto morire innocenti.

Ora tutti indignati tutti affranti tutti giudici.

Ma quando io gridavo giustizia tutti scappavano, compresi coloro che si definivano amici.

Tu sei pericoloso ed il mio telefono giorno dopo giorno non squillava più… restando solo contro un esercito del male.

Ho dormito per strada nelle stazioni mangiando alla Caritas.

Mi sono dovuto nascondere per anni da solo perché braccato dalla camorra e dai mandanti in giacca e cravatta.

Ho convissuto con la paura con l’indifferenza con il giudizio di chi mi ha denigrato e calunniato.

Nell’aula dei tribunali ero solo contro di loro e non ho mai abbassato lo sguardo, per me non ci sono stare scorte civiche o bandiere dell’antimafia .

Ho cercato di dimostrare ai criminali che un solo uomo ha interrotto un meccanismo di malaffare dove la parola d’ordine era soldi.

Oggi in molti mi cercano… vogliono sapere come sia potuto accadere che un ponte collassi ma nessuno si è chiesto il perché coloro che hanno rubato hanno fatto carriera.

Io oramai dopo 8 anni di aule di tribunali e uffici giudiziari aspetto la giustizia… quella vera, a settembre inizierà un nuovo procedimento quello con i c.d. imputati eccellenti ed io ci sarò.

A chi continua a mortificare la figura del Testimone di Giustizia Ciliberto a chi fa finta di ignorare l’uomo Ciliberto a loro che anche oggi hanno messo il lutto al braccio dico che la vostra ipocrisia è lo specchio di una società che vuole  “la giustizia” ma a casa altrui perché  essere onesti dentro è ben diverso dallo sventolare una bandiera o mettere una foto in bacheca su Facebook.

Gennaro Ciliberto – Testimone di Giustizia

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