L’IRIDE DI GENOVA

assopisco al tramonto
Sotto nuvole, foglie, melograni,
Gelsi, pini e tormenti

Mi addormento con la radio
Sulla Stragedia, la Comoedia
Di calce-news, ferro-politica,
Grida-cemento a Zena

Mi assopisco e veglio
Che non ceda lo strallo
Rimasto aggrappato
Al cielo d’ogni giardino

Dopo quello strappato
All’iride di Genova.

Riccardo Tavani – 16 ag 2018

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