Nozze gay: prima unione civile con protagonista un Carabiniere

Un matrimonio celebrato in grande stile nella meravigliosa cornice di Paestum; un raffinato ricevimento organizzato all’interno di una splendida villa da un’importante wedding planner per un cinquantina di invitati, con lo sposo in alta uniforme quasi a voler sugellare così le eterne promesse rivolte ai suoi due grandi amori: l’Arma dei Carabinieri e Nunzio, l’uomo della sua vita. Perché quello tenutosi giovedì pomeriggio è stato il primo matrimonio tra persone dello stesso sesso che abbia visto protagonista un appartenente all’Arma.

Paolo, in forza presso la compagnia di Castellammare di Stabia, e Nunzio, commerciante di Pompei, da qualche anno risiedono a San Rufo, piccolo paese nel Vallo di Diano, dove insieme hanno acquistato casa, per vivere serenamente il loro grande amore. Ed è stato proprio il sindaco di San Rufo, Michele Marmo, a celebrare l’unione tra i due.

Grande amico della coppia, Michele ha dichiarato che “il loro amore è meraviglioso, e a San Rufo sono voluti bene da tutti”. Paesino di poco più di mille anime immerso nella natura, tranquillo e accogliente, che ha saputo “guardare oltre” le apparenze sostenendo l’amore, quello vero, quello che supera ogni barriera.

Un segnale forte in un momento in cui l’intolleranza aleggia nel nostro paese come uno spettro, un segnale che testimonia che civiltà, rispetto, apertura verso il prossimo sono valori che possono coesistere, e soprattutto che le scelte personali che riguardano strettamente la sfera privata nulla hanno a che fare con la dimensione “pubblica”, professionale e lavorativa.

Paolo e Nunzio hanno coronato il loro sogno d’amore, e con il loro coraggio hanno contribuito ad abbattere i pregiudizi e a scrivere un pezzo di storia; una storia che, almeno per una volta, è più simile ad una fiaba, in cui il bene e l’amore, alla fine, trionfano su tutto.

di Leandra Gallinella

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