Storie d’amore e di briganti

Tra le tante storie di paura e di mistero, che Roma custodisce, c’è quella del brigante Gasperone

Si dice che a Roma, in un vicolo stretto, seduto sui gradini di una casa piccola e cupa ci fosse un vecchietto. E questo era normale. La cosa insolita era che il vecchio lavorava a maglia. Sferruzzava come una massaia.

La gente, che oramai era abituata a questa stranezza passava accennandogli un saluto.

Ma perchè oltre il freddo saluto nessuno parlava mai con il vecchio? Perchè mai un mite vecchietto, doveva essere messo al margine della vita del vicolo?

Solo una bambina era riuscita ad entrare in confidenza con lui. Forse attratta dal suo lavorare ai ferri. Forse perchè i bambini hanno l’animo innocente. Fu così che tra i due iniziò un’intesa segreta. Quando poteva la bimba si intrufolava nella casa del vecchietto e lui gli raccontava avventure, storie, misteri e segreti pieni di paura. Quelle che colpirono di più la bambina erano le vicende di un bandito, il brigante Gasperone.

Sor Antonio, il vecchio, raccontava sospirando, mentre lavorava a maglia.

Iniziò il racconto con il nome di una donna, Maria. Era bella come il sole diceva sor Antonio, con grandi occhi neri e mora di capelli. Il brigante Gasperone se ne innamorò. Tanto fece che riuscì a far breccia nel suo cuore. Lei come segno d’amore gli donò un fazzoletto giallo con sopra ricamati dei fiori. Nulla di strano se non fosse che Maria era già fidanzata con un giovane pastore.

Gasperone, intenzionato a risolvere la faccenda lo affrontò. Ma a quei tempi le storie di amore e di onore sfociavano in duelli di coltello. E così andò a finire. Una coltellata stroncò la vita del giovane pastore. Gasperone e Maria si diedero alla macchia per sfuggire alla galera.

Il vecchio raccontava. Raccontava di come era piena di passione e di amore questa storia. Maria era trattata come una regina. Lei, oramai donna di un brigante, imbracciò lo schioppo. Mesi e mesi di vero amore fino al giorno in cui un uomo si presentò davanti a Gasperone.

Chiedeva vendetta per il fratello, il pastore ucciso. Disse al brigante, “Maria, prima di te è stata di mio fratello”. Queste parole provocarono in Gasperone, gelosia e odio. Anche quì fini a coltellate e anche qui, Gasperone ebbe la meglio.

Ma quelle parole, echeggiavano continuamente nella sua mente. Una notte dopo aver amato con intensa passione, la sua Maria, la uccise. Gli tolse la vita con una coltellata in pieno petto.

La bambina ascoltò e rabbrividì. Ma continuò a sentire i racconti del vecchio. Ascoltò mille altre storie di Gasperone, fino all’ultima quella del suo arresto. Raccontò che fu preso con l’inganno. Gli proposero l’amnistia in cambio della fine delle sue scorribande. Accettò ma una volta uscito allo scoperto, fu catturato. Risparmiato al boia fu condannato a cinquanta anni di duro carcere. Un giorno la bambina indicò alla mamma il vecchietto e gli disse del tempo che ci trascorreva insieme.

Venne sgridata dalla mamma che gli fece divieto assoluto di incontrarlo. Aggiunse che era stato un demonio, un assassino, un brigante. Ma i bambini si sa, sono innocenti. E a lei pareva impossibile che quel vecchietto poteva essere stato un bandito. Tanto che un giorno non vedendolo sull’uscio a sferruzzare a maglia si intrufolò in casa sua. Lo vide sdraiato su un pagliericcio con il volto cereo, immobile, con un rosario intrecciato sulle mani. Un fazzoletto giallo con fiori ricamati stava sul petto. La bimba capì. Capì chi era il brigante Gasparone. Capì che era morto ancora innamorato di Maria.

Storie di briganti, storie di misteri e segreti. Storie di coltelli e di amori. Storie che si intrecciano ad altre storie che la memoria collettiva tramanda di generazione in generazione.

di Fabio Scatolini

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