Congresso famiglie: una vergogna dice don Ciotti

“Andranno tanti politici? Non li ho visti a commemorare Don Peppe Diana a Casal di Principe” così don Ciotti sul congresso delle famiglie, “…il congresso delle famiglie? Per me non ci sono perplessità: è una vergogna”. Dai microfoni di Radio Capital il fondatore di Libera non usa mezzi termini o parafrasi per esprimere il suo pensiero. Un pensiero cristiano che segue gli insegnamenti del Vangelo sul cammino del Cristo uomo e figlio di Dio. Dio che è amore. Un Dio che ama sempre tutto e tutti. “Stiamo tornando indietro. Papa Francesco ha indicato strade, percorsi, modalità, che aiutano a leggere l’oggi e a rimettere al centro la famiglia, e soprattutto la libertà, la dignità, la vita delle persone”. In questi giorni è la ricorrenza della uccisione, nella sacrestia, di Don Peppe Diana, a Casal di Principe. Un assassinio di camorra, di mafie che non hanno pietà e barbaramente uccidono coloro che si oppongono al loro disegno criminoso di spaccio e ricatto. “Ieri eravamo in tanti a ricordare i 25 anni dall’uccisione di Don Peppino Diana, eravamo a Casal di Principe, non ho visto uomini delle istituzioni a parte il presidente della commissione antimafia Nicola Morra. I politici non li abbiamo visti”. Don Ciotti è categorico, sa da che parte stare e con chi stare. Non è affascinato dai falsi profeti del denaro e delle facili espulsioni. Non ama coloro che fingono di essere religiosi e poi sono i primi peccatori che offendono la dignità altrui. Anche quando gli ricordano che il ministro dell’Interno Salvini dice che ha molti sacerdoti dalla sua parte, don Ciotti ha le idee chiare sul cammino da percorrere:” Il nostro riferimento è il Vangelo, e il Vangelo parla chiaro. Possibile che ci siano uomini di Chiesa che si sono dimenticati che non si può amare Dio se non si ama il prossimo…don Tonino Bello, un mio caro amico che non c’è più, diceva non mi interessa sapere chi sia Dio, mi basta sapere da che parte sta’. E Dio ci invita a stare dalla parte delle persone più fragili, più deboli”. In una trasmissione televisiva, don Ciotti aveva detto che Dio non è cattolico, e ha spiegato cosa intendeva dire:” L’ho detto perché ama tutti, è di tutti, sennò non sarebbe Dio. Mi sembra una realtà. Parliamo del rispetto per tutti i percorsi, per le persone, la loro ricerca, il loro cammino”. Dio è di tutti e accoglie tutti, non respinge e non ruba, non lucra e non inquina, non sfrutta e non imbroglia, Dio è amore e dona amore. Quanta persone, di tutte quelle che andranno al congresso sulla famiglia possono dire di essere amore e donare amore. Altro che cattolicesimo, manipolano il Vangelo.

di Claudio Caldarelli

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