LO SPUNK: piccoli giornalisti crescono

In questo periodo di settembre a Roma è ancora estate piena. La città ha ripreso il suo lento movimento di pachiderma urbano. Le vie sono ritornate un fiume di lamiere, e i rumori della città cancellano quelli del frusciare delle foglie e dello scorrere del Tevere. Roma torna Roma. La città eterna ricomincia a fare i conti con i suoi annosi problemi che avvolgono ogni suo angolo, dalle periferie al centro. Per cui rimaniamo stupiti arrivando a Testaccio allo spazio “Città dell’altra economia”, luogo dove si svolge la festa della rivista LEFT WING per incontrare la giornalista Milena Monti, li sembra un’altra Roma. I rumori sono lontani e lo spazio ampio rapisce lo sguardo distratto solo dal vecchio gazometro. Archeologia industriale ormai arredo di questo angolo di Roma.

Milena ci aspetta. La vediamo indaffarata tra un nugolo di bambini che come api laboriose si danno da fare tra fogli di carta, matite e pennarelli. Sotto un gazebo bianco, di lato all’enorme piazzale occupato in parte dalla manifestazione LEFT IS ON AIR, i giornalisti in erba si danno da fare come in una vera e propria redazione. Milena li guida, da loro gli input necessari, li fa ragionare e sapientemente, in maniera collettiva, li porta a realizzare un loro giornalino.

Milena gestisce la sua redazione coordinando quelle piccole api con la passione per la penna rendendole tutte protagoniste. Giornalisti in erba di culture e tradizioni diverse, di pelle diversa di paesi diversi, ma nessuna differenza esiste sotto quel gazebo. Milena è una giornalista che stupisce, poliedrica, intuitiva e creativa, dice che “… lavorare con i bambini è sorprendente, ogni volta in maniera diversa”.

La nostra intervista la facciamo video, ci piace far vedere la solarità e il sorriso di Milena in cui traspare la passione per il suo lavoro.

Pubblichiamo le conclusioni dell’esperienza di Milena che lei stessa ha postato sul profilo della sua pagina Facebook:

UNA IMPORTANTE LEZIONE DI VITA

Prefazione: questa storia contiene umanità, prendete e portate a casa se volete.

Ho passato gli ultimi due giorni a Roma, alla festa di Left Wing, per tenere due laboratori di piccolo giornalismo per bambine e bambini come direttore de Lo Spunk – Giornale.

I laboratori hanno avuto successo perché, a differenza della maggioranza degli adulti, i bambini leggono senza pregiudizi e con grande curiosità, e si mettono in gioco facilmente e volentieri.

Il gioco era realizzare delle fanzine indipendenti, con carta colori e fantasia, nelle quali raccontare e informare. Quindi, nello spazio dedicato dall’organizzazione della festa, il tavolo della mia piccola redazione era pieno di fogli bianchi e cartoncini colorati, pastelli, pennarelli, forbici e colla.

Fra i bambini di tutte le provenienze ed estrazioni che hanno partecipato c’era anche un piccolo rom di due anni, capelli biondi e pelle olivastra, troppo piccolo per partecipare coscientemente al laboratorio ma interessato a stare seduto a quel tavolo di bambini e colorare, disegnare e scrivere cose alla sua maniera

Ogni tanto il pennarello che usava, o la colla, o altro, se lo metteva in tasca, pronto a portarselo via. Gli strumenti sul tavolo non erano da asporto (successivamente gli avrei regalato qualcosa di mio da portare a casa), così gli chiedevo di farmi vedere cosa aveva messo in tasca, lui me lo mostrava, e gli dicevo che no, non era suo, era mio. Mio – rispondeva lui. No, mio – continuavo io. E avanti così, a colpi di mio-mio.

La questione era: se il pennarello era mio perchè lo dicevo io, allora poteva essere suo se a dire mio era lui.

Questa contrapposizione mio-mio è andata avanti fino ad una svolta ben precisa, la lezione di vita che mi sono portata a casa: ho abbassato l’arma del mio, della mia proprietà privata che non poteva essere sua, ho cambiato registro e detto che il pennarello che lui aveva messo in tasca era di tutti i bimbi, e che per questo andava lasciato sul tavolo. E lui ha acconsentito, subito. Tutte le volte che metteva in tasca qualcosa, se io dicevo mio, lui rispondeva che era suo, ma appena mi ricordavo che in effetti quel pennarello non era nemmeno mio ma di tutti, lui lo riponeva senza obiezioni.

Questa la grande lezione di vita che ho portato a casa da Roma.

Postfazione: forse questo piccolo rom della mia storia imparerà a rubare cose di altri nella propria storia di vita. Ma in quel caso credo che non sarà solo colpa sua, o dei suoi genitori.

Ringraziamenti: sono molto grata per questa mia lezione di vita, mia personale, per questo cancellerò senza scrupoli e senza nemmeno rispondere ogni commento razzista o xenofobo alla mia storia.

LO SPUNK

Giornalismo junior e fanzine indipendenti per bambine e bambini

Per fare un lettore, ci vuole qualcosa da leggere. Fra gli strumenti a disposizione del lettore non ci sono solo i libri ma anche i giornali e le riviste. Fra queste, focalizzando sul settore junior per piccoli e giovani lettori, una delle poche esperienze ad oggi all’attivo è “Lo Spunk”, bimestrale realizzato dal collettivo di scrittrici ed illustratrici Towanda e pubblicato da Corso Bacchilega coop. di giornalisti, già editore del settimanale del Circondario Imolese “sabato sera” (dal 1962) e del pluripremiato marchio Bacchilega Junior per la realizzazione di libri per bambini.

Oltre alla rivista in sè, Corso Bacchilega propone attraverso “Lo Spunk” un laboratorio di giornalismo junior e fanzine indipendenti per bambine e bambine dai 5 ai 12 anni. Insieme ad alcuni membri della redazione della rivista, i piccoli e giovani partecipanti potranno scoprire ed imparare praticamente che cosa significa giornalismo nella sua forma più originale, quella di comunicazione della realtà, e come nasce e si sviluppa un prodotto giornalistico indipendente. Realizzando con carta, penne e fantasia la propria rivista (poi da portare a casa), il laboratorio punta a trasmettere e far fiorire nei giovani e giovanissimi lettori senso critico, cooperazione, importanza della narrazione del mondo, principi di diritti ed uguaglianza; si pone, inoltre, come un primo vaccino contro bufale e fake news

Il laboratorio di giornalismo junior e fanzine indipendenti ha una durata di una o due ore fra teoria e pratica. Per la sua realizzazione richiede pochi materiali: carte bianche e colorate, matite colorate, pennarelli, forbici, colla, tavoli su cui lavorare (sedie non obbligatorie).

“Lo Spunk”

Che cos’è Lo Spunk. Lo Spunk è un giornale per bambini e bambine dai 6 agli 11 anni a loro interamente dedicata. Si tratta di uno strumento ricco nei contenuti e nella pluralità delle voci che lo firmano ad ogni numero, ideato per accompagnare il giovane lettore nel proprio percorso di crescita: dalle notizie per comprendere l’attualità e iniziare a scoprire il mondo dell’informazione alla rubrica di cucina che crea la prima indipendenza ai fornelli, dagli spazi dedicati all’arte a quelli che focalizzano su natura e scienza, dalle strisce a fumetti alle curiosità dal mondo, dalle barzellette ai giochi. Nella forma Lo Spunk è un prodotto sicuro per le piccole mani, stampato in Italia in formato A4 con rilegatura in filo-colla senza punti metallici e completamente privo di ogni pubblicità. Il giornale nasce nel 2017 da un’idea del Collettivo Towanda, formato da scrittrici ed illustratrici per bambini; nel 2019 ne diventa editore la Cooperativa di giornalsti Corso Bacchilega, già impegnata da anni nel giornalismo (per tutti) e nella pubblicazione di libri junior.

Perché Lo Spunk. Parola misteriosa e a prima vista priva di senso inventata da Pippi Calzelunghe (dal romanzo della scrittrice svedese Astrid Lindgren), Lo Spunk è qualcosa che desideriamo ma non riusciamo a definire o descrivere, quel certo “non-so-che” che vale come la fantomatica ciliegina sulla torta. Ecco che cos’è dunque Lo Spunk: uno strumento di lettura complementare al libro e propedeutico al giornale vero e proprio, qualcosa che prima (così com’è fatto) non c’era!

Quando esce e quanto costa

Lo Spunk ha cadenza bimestrale (primo numero: febbraio 2019) ed è in vendita al prezzo di copertina di 2 euro per 16 ricchissime pagine a colori!

Come abbonarsi

È possibile sottoscrivere un abbonamento“sostenitore” per ricevere Lo Spunk direttamentea casa al prezzo di 15 euro per il primo anno (2019), comprensivo di spese di spedizione. Lo Spunk è venduto anche in una lunga lista di librerie indipendenti per bambini, la cui lista aggiornata è consultabile sulla pagina FacebookLo Spunk – Giornale e sul sito di BacchilegaEditore-Bacchilega Junior.

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Per scrivere una lettera a Lo Spunk:

redazionespunk@gmail.com
o Libreria per ragazzi Momo via Mazzini 36 48121 Ravenna

Per le richieste relative agli ordini: ordini@bacchilegaeditore.itBacchilega Editore, viale Zappi 56/b, 40026 Imola – tel. 0542/31208

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di Eligio Scatolini e Giuliana Sforza
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