La stella di Giulio Cesare

Il 15 marzo del 44 a.C. resterà inciso nella storia per essere il giorno in cui perì il grande generale romano Giulio Cesare, per mano dei suoi avversari politici, che vedevano in lui un tiranno che sovvertiva l’antico ordinamento della Repubblica Romana, che durava ormai da cinque secoli. Giulio Cesare, di famiglia nobile ma decaduta, fece carriera nell’esercito e stipulò con Pompeo e Crasso, grande militare il primo e uomo ricchissimo il secondo, un patto nel 60 a.C., sostanzialmente per spartirsi il “governo” della Repubblica.
Morto Crasso nel 53, inseguendo vani successi militari contro i Parti, venne meno l’equilibrio all’interno del triumvirato: Cesare, forte delle conquiste in Gallia e Pompeo, l’uomo del Senato, intrapresero una guerra civile che vedrà il trionfo di Cesare. Tra il 46 e il 44 a.C, Cesare inizia la scalata al potere che lo porterà ad essere Dictator Perpetuus, dittatore perpetuo. Il Dictator era una carica emergenziale, attribuita ad un uomo, che conferiva poteri eccezionali a chi la rivestiva, esercitati in occasione di gravi pericoli per lo Stato. Essendo dittatore perpetuo, Cesare diveniva di fatto il capo dello Stato. I suoi avversari non potevano accettate lo scardinamento dei valori della Repubblica e ordirono una congiura per assassinarlo.
Tra il 20 e il 23 luglio di quell’anno, il figlio adottivo Ottaviano indisse dei giochi in onore di Cesare.
Nel cielo, riportano le fonti, apparve in quei giorni una stella molto luminosa, visibile addirittura di giorno. L’evento colpì molto I contemporanei, che videro nel corpo celeste l’anima di Cesare. Ottaviano colse l’occasione per sfruttarla a proprio vantaggio e assecondò la diceria popolare, sostenendo che si trattava della sua anima. In seguito fece aggiungere una stella sulla testa della statua di Giulio Cesare e venne da lì in poi definito Divo Giulio (Divus Iulius, ovvero divinizzato, entrato nel novero delle divinità).
A commemorare ciò Ottaviano, fece emettere una moneta che al verso raffigura una stella cometa, e la dicitura DIVVS IVLIVS. La cometa ha preso oggi il nome di Sidus Iulium, in onore proprio di Giulio Cesare.
di Fabio Scatolini
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