Allarme vescovi in Messico: la violenza contro le donne, degrado dell’umanità

“La violenza contro le donne è il degrado dell’umanità. Uomini e donne sono stati creati da Dio con la stessa dignità”: con queste parole si apre l’editoriale della settimana corrente pubblicato da “Desde la fe”, il settimanale dell’arcidiocesi di Città del Messico. “Se salite sui mezzi pubblici della città – si legge – probabilmente noterete che c’è qualcosa che non va, ovvero uomini e donne sono separati, per evitare che queste ultime subiscano molestie”. Un segno allarmante, ribadisce la Chiesa messicana, simbolo che “la nostra società non è sana, perché se occorre separare uomini e donne, vuol dire che c’è una ‘malattia’ in corso”.

Occorre quindi cambiare la cultura nei confronti delle donne. I Vescovi deplorano le terribili, atroci e agghiaccianti notizie riguardanti i femminicidi, sia le varie forme di violenza contro di esse. Perché non dimentichiamoci che la violenza sul mondo femminile può vestire molti abiti. Non esiste, infatti, solo la violenza fisica perché gli abusi sulle donne si manifestano in forme diverse e, a volte, sono difficili da riconoscere. C’è la violenza sessuale, fisica, psicologica, economica e lo stalking considerato oggi, a tutti gli effetti, come un reato. Spesso, con sempre maggiore frequenza, gli abusi avvengono in ambienti di quotidiano degrado sociale e di vergognosa impunità. Diventa ora, più che mai necessario e urgente cambiare la cultura attuale del paese, secondo la quale le donne possono essere disprezzate e uccise. Si cerca quindi, all’interno della Chiesa, di richiamare e rafforzare il principio della complementarietà tra il genere maschile e quello femminile, un principio “che si manifesta non solo nella possibilità di generare la vita, ma che abbraccia tutte le dimensioni della realtà umana: la sfera affettiva, quella spirituale, quella professionale, l’approccio alla realtà”.

E guardando proprio all’origine della vita, il settimanale “Desde la fe” ricorda che “tutti siamo nati da una donna: il suo amore e le sue cure sono stati fondamentali per la nostra sopravvivenza, la nostra crescita e il nostro sviluppo”. Per questo, “un uomo non può essere veramente uomo senza la presenza di una donna” e quando la maltratta, “oltre a lei, degrada anche la sua stessa umanità”. Per cercare una soluzione a questo drammatico problema, i vescovi dell’Arcidiocesi messicana chiedono dunque una maggiore sensibilizzazione civile e sociale all’argomento: “Uomini e donne – si legge sul settimanale diocesano – devono essere educati e formati, a partire dall’infanzia e per tutta la vita, al rispetto e alla complementarietà”. E in questo senso, il ruolo della famiglia è fondamentale.

Occorrerebbe sensibilizzare ora l’opinione pubblica e successivamente fare in modo che nel primo nucleo di condivisione, quello familiare, si cominci ad allevare i figli secondo l’uguaglianza, il rispetto e la parità di compiti e ruoli.

Perché è quello che vediamo come comportamento dei nostri genitori che ci forma, ci trasmette i giusti e sani valori, ci plasma al rispetto di noi stessi e degli altri senza distinzione alcuna e da grandi non si può che diventare adulti equilibrati e con un potente senso di giustizia e civiltà.

Per questo forse ci vorrà tempo ma come sappiamo, ogni lungo viaggio inizia con un primo passo.

di Stefania Lastoria

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