Sei film per l’8 marzo

Sei film incentrati sul femminile in sé, e non solo in quanto sviluppo della lotta per l’affermazione dei diritti delle donne nel mondo. Perché questa lotta è di tutti giorni, in tutti i campi, tra tutti gli aspetti della vita. Pubblica e privata. Della famiglia, dello studio, del lavoro. Del pensiero, dell’azione, dei sentimenti. Dal minimo gesto quotidiano al senso più profondo dell’esistenza. Il cinema, nei suoi diversi generi, cerca di cogliere e mostrare al meglio tale aspetto squisitamente femminile.

MARIE CURIE. Storico. Prima studiosa a conseguire due Nobel in campi scientifici distinti (fisica e chimica), Marie Curie è anche uno spirito libero, anticonformista, assertrice dei diritti delle donne in un’epoca che li negava totalmente. Il film racconta proprio l’aspetto più privato della sua vicenda umana, che si abbatte in maniera tempestosa anche sulla sua attività di scienziata. Dopo la morte del marito si lega sentimentalmente a Paul Langevin, sposato, padre di quattro figli, e che di Pierre Curie era stato assistente.

I RACCONTI DI PARVANA. Animazione. Prodotto da Angelina Jolie, il titolo originale è The Breadwinner. Questo termine di origine economica sta a indicare il sostentamento familiare che è completamente sulle spalle di una sola persona. In questo caso il peso, non solo materiale, cade tutto sulle spalle di Parvana, una ragazzina  di undici anni, costretta a camuffarsi da maschio, per trovare lavoro, muoversi liberamente da casa, cercare suo padre, arrestato ingiustamente dai talebani. 

SANTA SUBITO. Documentario. Nella città di Bari, fotografata e filmata dal regista come mai prima era stata vista, si svolge la tragica vicenda di Santa Scorese, studentessa universitaria modello, attiva nella comunità cattolica locale, martire vittima di un atroce femminicidio, davanti il portone di casa e sotto gli occhi del padre poliziotto in quel momento sul balcone. L’assassino, conosciuto negli stessi ambienti parrocchiali, la perseguita ossessivamente da anni e nulla hanno potuto le numerose e ripetute denunce nei suo confronti. Il film ha il pregio di assumere il ritmo crescente di un racconto in diretta, nonostante sia solo la ricostruzione a posteriori attraverso le testimonianze dirette dei conoscenti più vicini alla ragazza. È stata proclamata dalla Chiesa Serva di Dio, ed in atto il suo processo do beatificazione. Film vincitore dell’ultimo Festival del Cinema di Roma.         

18 REGALI. Drammatico biografico. Tratto dalla storia vera di Elisa Girotto e della sua morte annunciata per tumore immediatamente dopo la nascita di sua figlia Anna. Per un ultimo disperato legame esistenziale con la sua creatura, Elisa incarica il marito Alessio Vincenzotto di consegnarle ad ogni compleanno un suo regalo da lei predisposto, fino al compimento dei diciotto anno. A questa base reale, il film aggiunge uno sorprendente espediente narrativo, squisitamente, archetipicamente cinematografico, che imprime al racconto una drammaticità dinamica e un coinvolgimento diretto dello spettatore nella storia di una madre e di una figlia indomita ribelle. Mai l’intreccio tra quelle due particolari figure femminili che sono una madre e una figlia si è svelato più autentico. Indimenticabili nei due ruoli Vittoria Puccini e Benedetta Porcaroli.

RITRATTO DELLA GIOVANE IN FIAMME. Drammatico fiction. All’alba della Rivoluzione Francese, la storia di una pittrice e della donna che deve ritrarre. I prodromi intimo-esistenziali della lotta – dall’Europa all’America – per l’affermazione della specificità dei diritti della donna, nel rifiuto innanzitutto dei ruoli sociali e familiari, stabiliti dal patriarcato a cominciare dall’imposizione al di fuori di sentimenti autentici del matrimonio. Due giovani donne, specchio reciprocamente svelato all’una delle irrequietezze abissali dell’altra.

PICCOLE DONNE. Drammatico a sfondo letterario-biografico. Un’opera, un classico, un’autrice – Louisa May Alcott – all’origine della coscienza femminista americana e del valore intellettuale, sociale, politico delle donne, che ha attraversato e formato la coscienza di intere generazioni fino a oggi e che non tramonta nella sua attualità di significati esistenziali e artistici. Un formidabile cast di attrici per una saga familiare femminile, con una Saoirse Ronan, nel ruolo dell’aspirante scrittrice Jo March, che – in uno dei più celebri tagli di capelli della letteratura mondiale – appare nell’acconciatura proprio di una tormentata eppure indomita, cosciente giovane di oggi.

di Riccardo Tavani

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