È morto Joseph Perfection, dal Camerun a Roma per inseguire il suo sogno

Era il 2016 e alla ricerca di storie di sport e di sogni, di solidarietà e di incontri, sulle pagine di Stampa Critica raccontammo di Joseph Bouasse Perfection, di mestiere calciatore. Era arrivato alla Roma, tra i giovani della Primavera, e Luciano Spalletti lo aveva chiamato anche a qualche allenamento tra i grandi, tra Francesco Totti e Daniele De Rossi.

Oggi quel gigante, “la ruspa” lo chiamavano a Trigoria, è morto, a soli 21 anni, per un arresto cardiaco. “Joseph è corso in cielo – scrive su Facebook la Liberi Nantes, squadra di rifugiati e richiedenti asilo di Roma, i primi ad averlo accolto su un campo di calcio – si alzavano nuvole di polvere del vecchio Campo Sportivo XXV Aprile di Pietralata quando scattava. Era dura stargli dietro, i suoi compagni di squadra arrancavano, per gli avversari era un fruscio improvviso giunto da chissà dove”.

Joseph arrivava dal Camerun, precisamente da Yaoundè, la sua città natale. Lo nota un agente, anzi un trafficante, lo convince a venire in Italia promettendogli un ingaggio sicuro. Il ragazzo, invece, si ritrovò a Stazione Termini a fare l’elemosina, solo e abbandonato. Fu proprio la Liberi Nantes a scovarlo, a dargli un paio di scarpini e un pallone. “Quando ha toccato il pallone per la prima volta ho subito pensato: abbiamo vinto il campionato!” a parlare è l’allenatore di allora, Salvatore Lisciandrello: “In terza categoria, era trenta spanne sopra gli altri. Anche un orbo lo avrebbe notato. Lui era ancora scosso dalle sue vicessitudini personali, ma voleva giocare”.

“Era davvero impressionante vederlo giocare – racconta ancora su Facebook la sua prima squadra – fu per questo che facemmo un’eccezione, l’unica di tutta la nostra storia: lo segnalammo a qualche talent scout affinché potesse avere un’opportunità nel mondo del professionismo”. Lo tesserò la Roma, dopo averlo provato in un’amichevole. A Trigoria va alle dipendenze di Alberto De Rossi, il padre di Daniele e allenatore della Primavera, ma Luciano Spalletti se lo porta, ogni tanto, con i grandi.

Poi la carriera non decolla: un prestito al Vicenza, un provino non superato al Livorno, l’approdo da svincolato al Cluj, in Romania. Fino al triste epilogo di oggi. “L’AS Roma piange la scomparsa dell’ex calciatore della Primavera Joseph Bouasse Perfection e si stringe ai suoi cari in questo momento di grande dolore” ha scritto la società giallorossa sui suoi canali social. Una storia di sogni, di sport, di speranza. Di vita. Una storia di chi fugge dalla guerra e dalla povertà, inseguendo un miraggio che ha la forma di un pallone. E magari quel miraggio diventa realtà, quel sogno diventa vero, quel fenomeno che prima vedevi solo nei video su YouTube adesso è il tuo compagno di squadra, si cambia vicino a te nello spogliatoio. Ma non tutte le favole hanno un lieto fine, neanche quelle più belle. Così Joseph Perfection se n’è andato,  “ce lo porta via improvvisamente una notte di primavera, così rapidamente che quasi stentiamo a crederci. Forse questo vento che soffia oggi su Roma è solo l’ennesimo scatto bruciante di Joseph, che quando parte lui, beh provate a prenderlo se ci riuscite”.

di Lamberto rinaldi

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