Torniamo umani, se mai lo siamo stati

Quando iniziò la pandemia si commentò: “questo periodo ci renderà migliori”. Ed allora come si fa a giustificare la (quasi) uccisione di un uomo? O l’aggressione di una coppia di innamorati?

Ricapitoliamo i fatti di questi due giorni:

Un uomo viene massacrato di botte e ridotto in fin di vita. Si dirà: “però è un tunisino” oppure “però stava infastidendo alcune persone”. Se molestava o infastidiva qualcuno andava denunciato, allontanato, NON massacrato di botte. E la scena viene filmata da persone che, invece di intervenire per salvare l’uomo, sghignazza.

Una coppia di Bologna si trova alla stazione, inganna l’attesa del treno dandosi un bacio. Solitamente sono scene che vengono guardate con dolcezza. Solitamente. Ma non per loro che avevano una “colpa” enorme rispetto a tante altre coppie, e questa società non ammette sconti: sono due uomini. 

Un gruppetto di ragazzi li avvicina, piovono insulti di ogni tipo. Poi un pugno in pieno volto, al grido di “froci di m…a”.

Terrificante. Da un lato la pericolosissima “giustizia fai da te”, dall’altro l’intolleranza verso il “diverso”.

Se accetteremo questa violenza, fisica e verbale, oggi sarà il turno di “un tunisino”, di una “coppia gay” domani quello dei nostri figli.

Torniamo umani. Se mai lo siamo stati.

di Paolo Borrometi

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