ANIMALE CELESTE

Un bianco che è l’esaltazione del bianco, così ci viene proposto da Luca Blanzeri qui al Vinòforum 2020. Oggi venerdì 11 settembre giorno di apertura di questo evento enogastronomico, mentre tra gocce di pioggia e striature di rosso violaceo nel cielo giriamo tra gli stand nel villaggio di Tor di Quinto. Inizialmente siamo attratti dal sorriso sincero e dal volto bonario di Luca Blanzeri che umilmente e con voce soffusa ci propone un vino diverso da tutti gli altri dalla freschezza intensa ed una spiccata acidità.

Animale Celeste ci fa pensare a voli pindarici che dolcemente planano nei vigneti verdi dove al profumo intenso dell’uva si sposa con l’aroma di una mela non matura. 

il racconto di questo vino ci attrae, l’etichetta molto particolare ci incanta e quasi ipnotizzati lasciamo alla gestualità di Luca Lo stappo della bottiglia, che non è uno stappare classico ma uno svitare un gesto inconsueto come inconsueto è il nome di questo vino: Animale Celeste. 

di Claudio Caldarelli e Eligio Scatolini

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