CHI NON CREDE NELLE COINCIDENZE LE PERDE!

Accade talvolta che, mentre si legge, si parla, si sogna, o semplicemente si vive, qualcosa attira la nostra attenzione: una frase giá sentita, una scena giá vissuta o un pensiero considerato come un semplice desiderio invece si realizza nel breve periodo… Tutti siamo affascinati ed incuriositi da queste circostanze inaspettate ed imprevedibili: ci danno un piccolo brivido quando si manifestano e spesso ci spronano ad approfondirle.

Alcune volte invece le coincidenze toccano il nostro inconscio, si vestono di mistero e ci fanno quasi trasalire quando si manifestano: improvvisamente due persone, due circostanze o fatti entrano in connessione, combaciano e quasi si fondono per far trapelare la loro identitá segreta, ci consentono in quel frangente di vedere al di lá del velo della realtá, iniziamo a credere che esista un mondo metafisico parallelo o superiore al nostro, impercettibile, fantastico e un pó magico…

Capiamo che esiste un filo che lega le cose apparentemente lontane. Alcuni lo chiamano coincidenza, ma è un filo invisibile… Prendiamo atto dell’accaduto e immediamente un mare di domande, dubbi e perplessitá ci pervade: indaghiamo, iniziamo a non saper rispondere ai numerosi perché e ovviamente scompare il brivido che ci aveva inondato. 

Chi non crede nelle coincidenze le perde. Questo infatti accade!

Saper leggere l’accaduto non é da tutti, intuire le risposte ci puó solo aiutare a fermarci e riflettere su di esse invece di ignorarle e proseguire come se nulla fosse.

Se le ignoriamo le perdiamo, crediamoci, seguiamole senza irrigidirci in locuzioni e perplessitá.

Nella vita tutto sembra manovrato da una grande Energia che ci muove e ci guida: solo quando ci voltiamo indietro e ripercorriamo l’accaduto notiamo come le fatidiche coincidenze ci hanno indicato la via o la persona giusta o semplicemente il momento e il luogo giusto.

E’ un caso che Stephen Hawking sia morto lo stesso giorno della nascita (14 marzo) di Albert Einstein? e la data di nascita di Hawking coincida con quella della morte (8 gennaio) di Galileo Galilei? 

Il modo piú saggio per sfruttare le coincidenze che quotidianamente ci si presentano é sicuramente quello di viverle, non cercare spiegazioni, quelle saranno chiare solo in seguito.

Sicuramente sono il frutto di una situazione di “bisogno”, di “perplessitá” o “paura” di qualcuno che ha attirato, in quel preciso momento, a sé chi ha la soluzione idonea. Personalmente non credo nelle coincidenze negative ma in circostanze che permetteranno di essere lette con la giusta chiave solo con il tempo… aspettando l’esito che produrrá perché sempre qualcosa accadrá, le coincidenze non sono mai fini a se stesse!  

Einstein infatti affermava: la coincidenza è il modo in cui Dio rimane anonimo.

di Tommasina Guadagnuolo

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