Non abbiamo imparato nulla

Quando neanche una pandemia mondiale, insegna          

Dopo tutto quello a cui abbiamo assistito in questa pandemia, in molti hanno pensato che da tutto questo l’umanità avrebbe imparato qualcosa, avrebbe recuperato un po’ di quei valori andati perduti nei personalismi del progresso tecnologico. Ma, guardandosi intorno, L’Etranger  si accorge che purtroppo non è così e che l’egoismo, fortemente illogico, è l’unico filo conduttore che accomuna politica, imprenditoria e semplice cittadinanza. Da questo, sorgono solo dubbi e forti perplessità, sul domani dell’umanità. Poiché, come diceva un noto uomo politico del secolo scorso “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca”, l’attuale panorama risulta desolante.

A causa della pandemia, il mercato di farmaci e soprattutto quello dei vaccini, sta sicuramente arricchendo le grandi multinazionali del farmaco. Una strana campagna mediatica su falsi dati di copertura, sui ritardi nelle consegne, sui mercati paralleli, sui possibili e rarissimi effetti collaterali, sul solo vaccino più “economico” (ovvero quello Astra-Zeneca), ha portato molte persone a rifiutarlo; ciò ha permesso di alzare il prezzo a quelli più costosi, stranamente non sfiorati dalle polemiche. Però, a seguito di tutto questo, pressati dall’opinione pubblica, diversi Governi hanno modificato la loro campagna vaccinale, con sospensioni senza nessuna evidenza scientifica, rallentando il ritmo delle vaccinazioni. E’ possibile che questa plausibile guerra tra case farmaceutiche, possa aver causato dei morti evitabili? Inoltre, si chiede L’Etranger, perché incentrare tutta la strategia del contrasto alla pandemia essenzialmente su vaccini e prevenzione, invece che su farmaci per contrastare i contagi più gravi? Sa di fare peccato, ma si risponde che per vaccinare (con più dosi) si possono vendere ai governi rimedi per tutta una popolazione, mentre per le sole cure se ne venderebbe loro solo una parte, per i soli malati gravi. E la mancanza di uno screening sierologico di massa, per scoprire quanti abbiano già contratto il virus, farà vaccinare anche persone che non ne avrebbero bisogno. Però, anche se pensa che queste scelte, siano abilmente indirizzate dalle multinazionali del farmaco, per lucrare sulla nostra salute, credendo comunque nell’utilità dei vaccini, anche lui attende il suo turno, per una vita più tranquilla, per sé e per i suoi cari.

Anche L’Etranger conosce bene molti disastri economici ed umani, dovuti alle improvvise chiusure: ha visto floride attività sul lastrico o chiudere, per mancanza di clienti. Per questo pensa che a molti piccoli imprenditori serva un modo più concreto per sopravvivere e comprende il loro desiderio di riapertura di tutte le attività ferme da mesi. Però sa anche che un Governo responsabile, pur se vorrebbe non può accontentare simili richieste, perché i danni che causerebbe sarebbero ancor maggiori. Ma, oltre alla disperazione delle vittime economiche della pandemia, L’Etranger conosce anche altre realtà, in cui si usano le misure anti-crisi dello Stato, per guadagnare più del giusto: piccole aziende che ottengono la cassa integrazione-covid per  dipendenti che fanno lavorare ugualmente; aziende della Grande Distribuzione che la ottengono solo per “minori guadagni” (reali o anche solo stimati), pur non avendone realmente bisogno, perché mai arrivate alla passività; tante piccole attività che operano in spregio ai divieti, guadagnando “in nero” e percependo un qualche indennizzo; ecc… Tutto ciò mostra una mancanza di etica nell’imprenditoria e nel senso civico: s’impoveriscono molti lavoratori, costringendoli ad un reddito ridotto e si contribuisce ad indebitare ulteriormente lo Stato, che secondo alcune stime, avrà bisogno di ulteriori 37 anni per risanare i suoi conti. E, per far ciò, è probabile che dovrà pagare chi ha sempre pagato, magari tornando a tassare le uniche forme di risparmio rimaste al cittadino comune, tipo la prima casa… Ma, sempre a pensar male, L’Etranger si domanda: se l’imprenditoria motiva i suoi buoni guadagni con gli eventuali rischi cui va incontro, perché la si deve sempre aiutare, a spese della collettività? Per lui è giusto salvare le aziende che fallirebbero, ma non lo è altrettanto, il regalare soldi a chi comunque “ce la fa”, mentre impoverisce anche i suoi dipendenti. Sarebbe meglio che desse denaro in supporto alle famiglie, che stentano a sopravvivere senza, o con poco lavoro.

Almeno la metà dei disastri economici, sanitari e sociali, si sarebbero evitati se tutti noi avessimo rispettato da sempre le regole che il Governo aveva posto per il controllo della pandemia: una volta accertata la reale pericolosità e diffusione del contagio, avremmo potuto ricominciare a vivere gradualmente in modo “normale”, convivendo intelligentemente col virus, mentre venivano sviluppate cure e vaccini, per debellarlo. Ma la pretesa di essere diversi dagli altri, quella di vivere aggirando i divieti, quel palese egoismo che poneva il proprio stile di vita al di sopra del bene comune, hanno creato un circolo vizioso che ha obbligato ad aumentare le chiusure ed i divieti, che comunque gli stessi hanno continuato ad aggirare, peggiorando ulteriormente la situazione. Per L’Etranger è assurdo che vi siano individui che non sappiano contenersi, che non siano in grado di sopportare il fastidio d’indossare una semplice mascherina (omologata!), là dove si corra il rischio d’essere contagiati, o di contagiare; non riesce a capire come non riescano ad evitare comportamenti igienicamente pericolosi, per sé e per gli altri, solo perché quelli corretti siano scomodi. Dal suo punto di vista, è incomprensibile che dei suoi simili non sappiano tenere alla propria vita e a quella delle altre persone, più di quanto non tengano alle proprie comodità. Manca il senso civico, manca l’empatia verso i propri simili, manca il rispetto verso quel “prossimo” che pure dovrebbe essere alla base della nostra (presunta) cultura, mentre imperversa quell’egoismo che ne sarebbe la negazione.

Ma se tutto il quadro precipita, è anche per la facilitazione al diffondersi della pandemia, dovuta agli approfittatori, agli sciacalli della comunicazione e della politica, che tanto soffiano sul fuoco del disagio e pescano a piene mani nel mare della disperazione: costoro, al di là di ogni logica, pressano verso scelte pericolose, incitano alla disobbedienza e giustificano ogni trasgressione. Sfruttano la bella fragilità della democrazia (libertà di pensiero e diritto di parola), per guadagnare audience vendendo di più, o per prendere un po’ più voti, pur se il loro operato è alla base di ogni peggioramento della situazione e dell’allungamento di questo periodo di necessarie privazioni. Peccato che, invece di disprezzarli pubblicamente, in molti diano loro credito, che in pochi rammentino a cosa hanno portato certe loro prese di posizione (su aperture, privatizzazioni di sanità, misure igieniche, codici degli appalti, facilitazioni…), là dove siano state messe in pratica. L’Etranger, ricorda bene le regioni con bassi contagi, arrivate a saturare le rianimazioni: il clima di “liberi tutti” senza coscienza che accompagna ogni concessione, ha fatto fare enormi passi indietro. In tutto ciò, non ha mai sentito né certi politici, né certe testate, fare passi indietro e condannare gli eccessi, in modo chiaro e deciso.

Di fronte a questo panorama, L’Etranger ha forti perplessità per il prosieguo del cammino dell’umanità: neanche una catastrofe mondiale le ha insegnato qualcosa, visto che egoismi ed opportunismi, non sono stati accantonati, nemmeno davanti ai morti. Eppure, proprio questa crisi avrebbe dovuto insegnare che in questo mondo si può vincere, si può sopravvivere, solo se ci adoperiamo tutti assieme. Che si tratti di pandemia, di ecologia, di economia o di socialità, l’umanità potrà sopravvivere solo se riuscirà ad accantonare ogni egoismo. Ma, se neppure un contagio mondiale è riuscita a far imparare questa semplice lezione, c’è ben poco da sperare.

L’Etranger

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