DDL ZAN. Anche l’Unione delle Comunità Romanès in Italia sul palco per chiederne l’approvazione

“Chi lotta per i diritti umani lotta per i diritti di tutti, noi Rom non siamo un popolo amato, ma nessuno ci conosce realmente, siamo da sempre anche noi discriminati e siamo qui per lottare insieme per il bene comune”.

Sono queste le parole del violinista Rom Gennaro Spinelli, Presidente dell’UCRI, pronunciate l’8 maggio subito dopo la sua esibizione nella piazza dell’Arco della Pace a Milano, ad apertura della manifestazione “Il tempo è scaduto” a sostegno del ddl Zan.

L’evento è stato organizzato dai Sentinelli di Milano, un movimento si contrappone a tutti i soprusi, discriminazioni e violenze che colpiscono la vita di molti: dagli omosessuali ai migranti, dalle vittime di stalking alle vittime di razzismo, dalle donne ai malati desiderosi di un fine vita dignitoso.

Insieme a Malika Ayane e al deputato Zan, il violinista rom di Lanciano (CH) ha aperto la manifestazione suonando, davanti a circa 8 mila persone, l’inno del popolo rom: la canzone “Jelem Jelem” di Zarko Jovanovic.

“Ho suonato la nostra musica come qualcosa che appartiene a tutti. Il Jelem Jelem parla proprio di oppressione, discriminazione, di doversi nascondere ma alla fine l’unione vince. Proprio all’interno del Jelem Jelem c’è tutto un mondo, che è quello dei diritti, della non discriminazione e allora perché non essere una sola famiglia sotto uno stesso brano, sotto lo stesso cielo?” ci racconta al telefono.

La mia interpretazione è sempre malinconica, perché ci metto l’anima, i pensieri, mi immedesimo in quello che hanno vissuto loro

Il brano è un riferimento allo sterminio del popolo Rom. Il testo tradotto contiene la frase “Un tempo avevo una grande famiglia”.

Famiglie che invece arrivano a cacciare di casa i propri figli per il loro orientamento sessuale, come nel caso di Malika, la ragazza di Castelfiorentino allontanata dalla famiglia solo perché lesbica, che ha portato sul palco la sua testimonianza.

La piazza, stracolma di bandiere arcobaleno e nel rispetto del distanziamento previsto, è la giusta risposta a chi ancora ostacola il percorso per arrivare ad una legge di tutela delle persone più vulnerabili.

Il deputato Zan, in occasione della manifestazione, ha detto: “Questa non è una legge sulle minoranze ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero essere colpiti da questi crimini per questo è importante approvarla

Il tempo è scaduto. Approvate la legge Zan.

di Nicoletta Iommi

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