Samman è morta di femminicidio. È morta perché donna

Samman Abbas è l’ennesima vittima di femminicidio per mano di chi avrebbe dovuto proteggerla, dalla cultura patriarcale, dagli integralismi, dalla violenza.

 Samman aveva diciotto anni, l’età della consapevolezza, l’età delle scelte coraggiose, dei sogni, soffocati tra le mani della sua famiglia.

Era pakistana e viveva con la famiglia a Novellara in provincia di Reggio Emilia, aveva più volte denunciato la grave situazione cui era costretta. A novembre 2020 proprio a seguito di una lite con i genitori, era stata spostata in una comunità per minori nel bolognese.

La famiglia la voleva dare in sposa a un cugino, ma Samman non accettava la condizione impostale dai genitori per questo aveva deciso di allontanarsi chiedendo aiuto ai carabinieri.

La ragazza era tornata a casa, forse perché, sperava di risolvere la situazione, dando un’ultima possibilità ai suoi genitori, ma purtroppo non è stato così.

Secondo gli inquirenti è stata trattenuta contro la sua volontà sino al giorno in cui è stata uccisa.

Il delitto da quanto emerso dalle indagini, sarebbe stato organizzato nelle due settimane prima della morte della ragazza, per questo alla madre al padre, allo zio e ai due cugini è contestato l’omicidio premeditato.

In un video diffuso dai carabinieri viene ritratto lo zio con altri due uomini (per gli inquirenti potrebbero essere i cugini) con badile e altri attrezzi dopo essere stati nelle campagne vicino casa.

A denunciare i fatti è il fratello sedicenne di Samman che ha rivelato che lo zio ha raccontato  dell´omicidio alla famiglia senza però riferire dove ha nascosto il corpo.

Una vicenda drammatica che nasce dalla cultura di possesso sulle donne.

Pensare che sia accaduto perché la famiglia era pakistana è solo un modo per sentirsi a posto con la coscienza. Ci fa sentire al sicuro, lontani da quelle dinamiche familiari.

Ma non è così, ogni giorno nel mondo una donna muore di femminicidio, che sia una sconosciuta, un’amica, o la nostra vicina di casa, i dati e l’efferatezza con cui molte donne vengono uccise fanno inorridire.

 E su questo non esistono differenze di provenienza o cultura. Il patriarcato è uno schema con dinamiche complesse che sono trasversali.

Se non si riflette su questo si avrà sempre uno sguardo limitato alla singola situazione.

La violenza sulle donne è un fenomeno strutturale e come tale va affrontato.

Samman è morta perché voleva essere libera, voleva scegliere, voleva vivere. Samman è morta perché donna.

di Susi Ciolella

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