Davvero un governo di sondaggi’

Come tutte le estati dal 1989, sono al mare, al piccolo borgo che allora scegliemmo per le vacanze della famiglia.

Molte cose sono cambiate da allora.

Non ci sono più le rondini che la sera in gran numero  garrivano affiancate sui fili della luce della strada, non ci sono più le lucciole, le ultime che già allora erano  ridotte ad una presenza simbolica.

Non ci sono più molti degli anziani con cui commentavamo la crisi di valori della politica e i pericoli (per qualcuno le speranze) di sviluppi neocapitalistici della società mondiale.

E le ragazze e i i ragazzi di allora (quelli che ancora sono tornati) sono per lo più capifamiglia un po’ appesantiti, spesso alle prese con le difficoltà della crisi pandemica, con figli storditi dal mondo dei serial. E tutti vittime indifese di un consumismo forzato, che non dà uguali diritti di genere.

Ma molte cose non sono cambiate, come l’inquinamento della centrale elettrica, lo stato di abbandono della pineta, il trascurato disinteresse per le presenze archeologiche etrusco-romane, la continua assenza di decisioni e di fatti del comune per le fognature.

Nel suo piccolo, questa trascuratezza, è una foto dell’Italia intera.

L’ha sintetizzata perfettamente il virologo prof. Massimo Galli: “Nel mondo il problema è il Virus, da noi lo sono i vaccini”.

Me ne ha dato una conferma il contenuto di diversi telegiornali tv.

Qui nel borgo, per un inspiegato problema di ripetitori, ogni giorno e per qualche mezz’ora si offuscano i canali nazionali Rai e Mediaset. Per caso. ho trovato non offuscato il canale 241 (France 24) con un telegiornale che ha aperto con un editoriale con la guerra civile in Afganistan, cui ha fatto seguito un inviato speciale dal Libano, un anno dopo l’esplosione al porto, e un esame della situazione politica in Tunisia. Poi una fugace presenza di Macron, per le scelte sui problemi della pandemia.

E da noi? Era finito l’offuscamento dei canali e i tutti i telegiornali hanno esordito con servizi sugli eroi medagliati al rientro dal Giappone, quindi su un possibile Jus Soli “SPORTIVO(?)”, ovviamente con posizioni politiche non convergenti, poi le consuete inevitabili interviste con Draghi (passi), Salvini (sempre), poi Meloni, Letta, Di Maio (forse ora Conte), tutte con distinguo, però, piuttosto, al posto, invece … Per il problema trasporti si dovrebbe pensare a mezzi di trasporto separati, per vaccinati garantiti e per libertari tollerati, come negli Usa negli anni sessanta, con la differenza che i bianchi non avevano ragioni, non rischiavano di diventare neri, con la presenza comune! 

Un vero governo di unità nazionale! Davvero, ed ora i nodi verranno al pettine!

Intanto, il 4 agosto, è cominciato il semestre bianco.

Quindi il più scombinato dei parlamenti della Repubblica avrà almeno sei mesi garantiti (e non meritati, posso dirlo?) di vita. E sembra impensabile che in essi possa fare quello che non ha fatto in precedenza con o senza Draghi.

E lo stesso Parlamento che aveva eletto Sergio Mattarella, dandoci una Presidenza esemplare (probabilmente inaspettata), è chiamato ad esprimerne la successione.

Non ho molte speranze, mi auguro solo che sia persona onesta e intelligente. Lontana dalla politica sondaggistica. Possibimente donna.

Poi ancora, probabilmente con lo stesso parlamento fino al 2023, ancora un governo (lo stesso?) di cosiddetta unità nazionale.

E finalmente, con le nuove elezioni politiche, si vedrà se gli italiani vogliono davvero il Parlamento e il governo dei sondaggi.

di  Carlo Faloci

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