TOKIO BLUES

Una canzone per perdersi

Gli altoparlanti dell’aereo diffondono Norwegian Wood dei Beatles. Watanabe si abbandona ai ricordi del primo amore. Pensa agli anni passati all’università e alla rivolta del sessantotto giapponese. Riaffiora il sogno della sua vita. Il ricordo di una amicizia che diviene amore profondo per Naoko. I due legati dal suicidio di Kizuki amico di entrambi, si sono innamorati per non sentirsi soli. Un rapporto complesso, travagliato sullo sfondo della tragedia. Una storia malinconica, dolorosa e struggente che ci entra dentro e ci fa entrare dentro alla incapacità di comunicare anche di fronte ad una tazza di caffè. Un muro di dolore scalfito solo dalla musica. Elemento capace di tradurre le emozioni e trasformarle in linguaggio. Norwegian Wood, John Lennon la scrisse nel sessantacinque in svizzera. E’ la musica più efficace di qualsiasi gesto. La solitudine e la malinconia che attraversa Watanabe e Naoko è addolcita da canzoni che provengono da tutto il mondo e appartengono alle persone che le ascoltano ovunque si trovino.

Tante canzoni, tanti stili, penso alla bossa nova di Desafinado o ai Doors che sciolgono l’amaro e fanno accettare la malinconia e la ragione del suicidio di Kizuki. Watanabe e Naoko si dividono. Ognuno per la sua strada muovendosi come zombie tra zombie che sanno dove andare. E’ la musica che ci consola e sottolinea l’incapacità della gente di amare. E’ la musica che ci dice che qualcuno c’è e ci parla. Naoko non coglie questo aspetto e decide di morire. Watanabe vive nella musica e ritrova l’amore. Il blues del titolo è la malinconia che accompagna lo scorrere del tempo di Naoko e Wa- tanabe. ll blues che tutti dovremmo sentire perché vibra con la tristezza e il dolore che spesso provia- mo. A volte questo blues ci esalta ci consola e ci strappa un sorriso.

di Tommasina Guadagnuolo


*Haruki Murakami (村上 春樹 Murakami Haruki?; Kyoto, 12 gennaio 1949) è uno scrittore, traduttore e accademico giapponese. È stato tradotto in circa cinquanta lingue e i suoi best seller hanno venduto milioni di copie. I suoi lavori di narrativa si sono guadagnati l’acclamazione della critica e numerosi premi, sia in Giappone che a livello internazionale, come il premio World Fantasy (2006), il Frank O’Connor International Short Story Award (2006), il Premio Franz Kafka (2006) e il Jerusalem Prize(2009).

Il romanzo è un lungo flashback, narrato in prima persona dal protagonista Watanabe Tōru. Su un aereo atterrato ad Amburgo, al suono di Norwegian Wood dei Beatles, Watanabe ricorda con precisione un fatto avvenuto diciotto anni prima e che ha segnato la sua giovinezza: l’incontro con Naoko, la fidanzata di Kizuki, il suo unico amico, morto suicida pochi mesi prima. 

*Tratto da wikipedia

 

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