Un nuovo spazio per Baobab Experience

L’associazione Baobab Experience avrà un nuovo spazio informale per la prima accoglienza e i punti informativi grazie ad una ordinanza del Presidente del Municipio Roma II.

<< Il Presidio umanitario di baobab Experience si trova ora a via Tiburtina, all’altezza con Piazzale Valerio: l’ordinanza della Presidente del Municipio Roma II ( N.3 del 04.08.2021) ha infatti consentito fino al 31 ottobre, l’utilizzo di questo spazio da parte dell’associazione Baobab Experience Onlus, in collaborazione con le altre associazioni filantropiche il cui supporto si renderà necessario affinché possa svolgere attività quali la fornitura di cibo, di acqua, di vestiario, di generi per l’igiene personale e di prima necessità in generale, nonché di assistenza sanitaria, legale e di mediazione linguistica e culturale.

 Riconoscendo la funzione umanitaria svolta a Piazzale Spadolini da “Baobab Experience  e dalle altre associazioni filantropiche in collaborazione- improvvisamente interrotta con lo sgombero del 14 luglio- in termini di “unico presidio di assistenza rivolto alle persone in stato di fragilità” nonché quale fattore di contenimento del disagio  psico-fisico dei senza fissa dimora e fattore deterrente rispetto al generarsi di situazioni di tensione sociale, l’Ordinanza ne evidenzia  il carattere d’urgenza e indispensabilità nell’attuale contesto pandemico, a tutela della salute dei soggetti assistiti, fortemente vulnerabili, e della salute pubblica tutta.>> scrive l’associazione nel comunicato stampa.

Gli attivisti e i volontari – che da anni a Roma prendono in carico le fragilità dei migranti attraverso la distribuzione di cibo e vestiario, il supporto legale e la prima assistenza sanitaria – erano stati sgomberati dalla stazione Tiburtina per far posto a fioriere e orti urbani. Quello del 14 luglio è stato l’ultimo dei 41 sgomberi subiti dall’associazione, che tuttavia non ha mai smesso di operare, seppure in spazi poco idonei e in condizioni di difficoltà, come spiegano in una nota diffusa via social dall’associazione. “L’acuirsi del disagio umano e sociale – conseguente a una dispersione forzata dei senza fissa dimora che trovavano riparo al lato Est della Stazione, non accompagnata dall’identificazione di soluzioni alloggiative – ha richiesto da parte dei volontari un impegno ancora più capillare e gravoso” si legge nella pagina facebook dell’associazione.

Nei numeri precedenti ci eravamo già occupati della vicenda e avevamo espresso la preoccupazione per il silenzio dell’amministrazione capitolina sulle soluzioni in termini di ricollocazione e assistenza delle persone allontanate dalla stazione Tiburtina.  “Anche dopo l’azione del Comune, le persone in stato di bisogno che gravitavano attorno a Tiburtina Est hanno continuato a restare in stato di bisogno, solo qualche metro più in là delle fioriere anti-uomo” denunciano dal Baobab.  Senza un preciso piano di accoglienza e una presa in carico istituzionale ogni tentativo di sgombero in nome della sicurezza e del decoro urbano sembra dunque destinato a fallire. L’effetto più immediato sarà una dispersione e frammentazione delle persone in condizioni di fragilità, costrette a riversarsi in altre aree e in altri luoghi. Una continua migrazione urbana che non conduce ad altro se non ad un aumento del disagio e la marginalità. A tutto svantaggio delle persone stesse e dei cittadini.

di Nicoletta Iommi

 

 

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