Quando c’è il “noi”

Quando manca il “noi”, rimane solo una somma di “io”. È da una somma di “io”, come dai diamanti, non nasce niente. La classe politica della sinistra italiana, con poche eccezioni, si è dimenticata che senza un “noi” orientato al futuro in modo aperto e inclusivo, vengono a mancare le basi sociali della democrazia e di conseguenza, i presupposti per la costruzione di una domanda “di politica” e, a maggior ragione, di una domanda “di sinistra”. Questo avviene in Italia, da molti anni. La vicenda della rielezione del Presidente Mattarella, ne è l’esempio più efficace, del fallimento della politica, per meglio dire dei partiti che rappresentano la politica. Partiti senza il “noi”, rimangono solo partiti che sono la somma di “io”. Ma non è così a Fiano Romano, una cittadina in provincia di Roma, dove il sindaco, Davide Santonastaso, che ha vinto le elezioni con una lista “Fiano 2030” orientata al futuro in modo aperto, condiviso e inclusivo, è l’espressione del “noi” collettivo. Una esperienza che ha preso forma dopo la rottura con il Partito Democratico, che ha permesso agli attuali amministratori di operare una rottura con il vecchio sistema e proiettarsi verso il nuovo. Il nuovo orientato a sinistra.

Questa concezione della politica, come espressione del “noi” collettivo, è stata dimenticata dai partiti nazionali, che hanno cancellato dalle loro agende il concetto di “bene comune” e l’agire quotidiano nella costruzione di spazi di democrazia partecipata. Davide Santonastaso ne è l’espressione, con l’agire quotidiano, non ultimo la giornata contro il bullismo e il cyber-bullismo, ricordandoci che il futuro delle società democratiche si costruisce non solo, o non tanto, in base a valori comuni, quanto a partire dalla presenza sul territorio di spazi condivisi. Biblioteche, centri per l’infanzia, scuole, parchi, cooperative, associazioni culturali e di volontariato, possono costituire contesti in cui le persone, i cittadini, interagiscono in modi che hanno conseguenti dirimenti per la qualità democratica della società e quindi della politica che questa riesce ad esprimere. A Fiano si esprime la bella politica, collettiva e partecipata, dentro e fuori gli spazi messi a disposizione, che sono tanti. La politica partecipata di Fiano 2030, può essere un esempio di politica per la classe dirigente nazionale, che ha dimostrato tutta la sua incapacità democratica in occasione delle elezioni presidenziali. Davide Santonastaso, nel suo piccolo, che poi tanto piccolo non è, è riuscito a dimostrare che si può fare una politica partecipata, inclusiva e collettiva, che abbia come riferimento il bene comune. Unico modo alternativo alla società dei consumi e delle disuguaglianze, è costruire con il “noi” la infrastruttura sociale che ci faccia sentire parte di un processo democratico egualitario.

Quando tale infrastruttura democratica è robusta, la qualità democratica ne trae beneficio e può educare contro il bullismo e il cyber-bullismo. Quando è debole, i cittadini perdono la capacità di aspirare collettivamente a un progetto comune. La filosofa analitica Margaret Gilbert ne “Il noi collettivo” (Cortina, 2015) avverte che senza un progetto congiunto non può esistere un “noi” soggetto plurale che includa senza escludere. Senza un orientamento collettivo a un futuro condiviso, cioè senza un impegno comune, non c’è un vero “noi”, ma solo una somma di “io” terreno fertile per ogni forma di bullismo vandalico o violento che sfocia in fascismo.

Oggi, in Italia, non c’è orientamento collettivo, ciò che accade è sotto gli occhi di tutti. Non c’è una classe dirigente a sinistra all’altezza dei tempi, è proprio diffusa la mancanza di costruzione di meccanismi di un “noi” collettivo, c’è solo un “io” inutile e superfluo per la costruzione di una alternativa che metta al centro le necessità e i bisogni. A Fiano non è così! C’è una alternativa che sta nascendo, c’è un “noi” collettivo, c’è una politica di inclusione e di attenzione ai più deboli, c’è una politica. C’è un orientamento a sinistra rappresentato dal “noi” di Davide Santonastaso e della suo collettivo, impegnato in progetti comuni orientati al futuro. Quando c’è il “noi” c’è partecipazione attiva alla vita politica e sociale. Quando c’è il “noi” c’è democrazia, fratellanza, uguaglianza e libertà.

di Claudio Caldarelli

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