Solidarietà alla protesta iraniana: le donne di Castelnuovo di Porto si tagliano una ciocca di capelli

Tutto il mondo sta mostrando solidarietà e vicinanza alla protesta coraggiosa delle donne iraniane compiendo il gesto simbolico di tagliarsi i capelli. Un atto di vicinanza per non lasciarle sole mentre gridano: “Donne- Vita- Libertà”, sapendo che questo significa la morte in un regime che considera la vita della donna una concessione fatta dall’uomo a caro prezzo. Per restare in vita il regime chiede in cambio alle donne di essere sottomesse, di diventare invisibili, di perdere la loro unicità attraverso ferree norme di abbigliamento obbligatorio. Un regime che uccide per una ciocca di capelli che esce dal velo, come è successo a Mahsa Amini e che continua ad uccidere chi considera tutto questo una follia. Un regime che ha ucciso Hadid e tante altre donne e uomini che si sono uniti alla protesta. Un regime che tiene ancora in prigione la giornalista che per prima fece conoscere il caso di Mahsa Amini. Un regime che ha imprigionato una giovane ragazza italiana, Alessia Piperno, solo perché si trovava su suolo iraniano da donna libera e indipendente. Libertà e indipendenza non sono concetti che la misoginia di regime può tollerare.

Fuori da quel territorio di scontri e di uccisioni donne e uomini da ogni parte del mondo prendono iniziativa e si schierano a fianco delle donne iraniane. Sanno che il potere della tecnologia è immenso e sanno cosa infastidisce un regime: essere messo in discussione.

Il taglio della ciocca di capelli è diventato il gesto simbolico che infastidisce perché è tanto vicino a quello che stanno facendo le donne iraniane. Infastidisce perché i capelli sono legati alla femminilità e i totalitarismi misogini hanno paura delle chiome socialmente indisciplinabili. Ma è anche un gesto che ricorda a chi lo compie fuori dall’Iran che i diritti non sono scontati e le conquiste potrebbero non essere per sempre.

Anche  le donne di Castelnuovo di Porto, paese di poche migliaia di abitanti alle porte della Capitale, hanno deciso di schierarsi al fianco delle donne iraniane aderendo alla iniziativa “Together for Iran”, promossa dalla Triennale di Milano e sostenuta dal MAXXI di Roma. A dare l’esempio le donne dell’Amministrazione comunale che per prime si sono tagliate una ciocca di capelli e hanno poi invitato le cittadine a fare altrettanto. Le ciocche sono state raccolte in un contenitore, legate con un nastri colorati e spedite al Consolato Generale della Repubblica Islamica dell’Iran.

Un gesto simbolico di grande risonanza mediatica che aiuta anche se non basta, che dà fastidio perché non gestibile dall’interno, che stringe il cerchio in difesa e  in attesa di una presa di posizione internazionale forte e risolutiva per i valori della vita, delle donne, della libertà.

Nicoletta Iommi         

Print Friendly, PDF & Email