Gli anticorpi costituzionali

I primi provvedimenti del nuovo Governo italiano hanno riacceso il dibattito sull’importanza di difendere l’intero impianto costituzionale e di opporsi, con ogni mezzo costituzionalmente previsto, a qualsiasi attività dei pubblici poteri in contrasto con le libertà, i diritti e i valori garantiti dalla Costituzione.

 Il decreto n.162/2022, conosciuto come “decreto anti rave”, introdotto al primo Consiglio dei Ministri del Governo Meloni, ha configurato una nuova specie di reato, ossia l’invasione di terreni e edifici per raduni pericolosi per l’ordine pubblico o l’incolumità pubblica o la salute pubblica. Un decreto, dicono gli esperti, non solo scritto in maniera frettolosa e poco chiara, ma che ha tutte le caratteristiche di una norma liberticida e in contrasto con il diritto di riunione costituzionalmente sancito.

A pochi giorni di distanza, il 4 e il 6 novembre 2022, sono  stati emanati i Decreti interministeriali che codificano i c.d. “sbarchi selettivi”, vengono cioè autorizzati a scendere dalle navi di soccorso soltanto coloro che “versino in condizioni emergenziali e in precarie condizioni di salute segnalate dalle competenti autorità nazionali”. Per tutti gli altri, tratti in salvo dal mare dopo essere fuggiti da guerre, carestie e torture, non viene assicurato altro che l’assistenza necessaria per l’uscita dalle acque territoriali.

L’ex Ministro della Giustizia Flick, in una lunga intervista a La Repubblica ha ricordato che “La vita è sacra e la Costituzione non attribuisce all’autorità pubblica il diritto di distinguere il grado di pericolo e la diversa posizione tra coloro che rischiano la vita”.

Al di là degli sviluppi delle situazioni da cui sono scaturiti i provvedimenti, si tratta di norme statuite e destinate a rimanere, si spera per brevissimo tempo, nel nostro ordinamento. Nella gerarchia delle fonti del diritto, tuttavia, esse si pongono  in una  posizione subalterna rispetto al dettato costituzionale.

La Carta costituzionale rimane dunque il primo e necessario parametro di valutazione per stabilire la  illegittimità di leggi o di atti ad essa equiparati.

La Costituzione non può proibire che i pubblici poteri emanino  leggi repressive o ingiuste, ha però predisposto tutti gli strumenti per evitare che esse trovino applicazione; nei suoi articoli sono racchiusi gli anticorpi contro ogni forma di prevaricazione e di abuso, contro ogni tentativo di limitare le libertà fondamentali e i diritti inviolabili. Difenderla è un diritto-dovere sia del singolo sia delle comunità in cui si organizza il corpo sociale. La sovranità appartiene al popolo, recita l’art.1 della Costituzione.

Nicoletta Iommi

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