Riprendiamoci le piazze

La manovra finanziaria del premier Meloni, ricalca le manovre del governo Draghi, il governo dei migliori, dove gli sedevano accanto rappresentanti di quasi tutti i partiti di destra e sinistra, presenti in Parlamento, ad eccezione della Meloni. Ma oggi ne ricalca i passi, con gli stessi provvedimenti che non tengono conto delle disuguaglianze e delle povertà. Una finanziaria già vista, in vigore da anni tutti gli anni. Nulla si toglie ai ricchi. Nulla si devolve ai poveri. L’evasione fiscale continua a dettare legge, in barba alle relazioni della Guardia di Finanza, che tutti gli anni  avverte i governi dell’enorme ammontare evasiva, pari a più di cento miliardi di euro. Una cifra folle. La vera finanziaria è quella degli evasori che la fanno franca da decenni, e non ci sono governi che tengano. Di destra o di sinistra. La Guardia di Finanza relaziona ogni anno, ad ogni governo, la folle cifra che supera i cento miliardi di euro. Soldi tolti alla sanità. Soldi tolti alla scuola. Soldi tolti alle lavoratrici sottopagate delle cooperative. Soldi tolti alla gestione del suolo, alla lotta all’inquinamento e alla sicurezza sul lavoro. Soldi tolti alle famiglie più povere.

In piazza. Riprendiamoci le piazze. Landini, il segretario generale della Cgil chiama alla mobilitazione contro la manovra finanziaria che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Landini spiega che la legge di bilancio colpisce i più poveri e accresce la precarietà reintroducendo i voucher. Gli stessi voucher introdotti dal governo PD guidato da Renzi con il Job Act. La vergogna delle vergogne per il mondo del lavoro.

La manovra del presidente Meloni premia gli evasori, dice Landini, e con la flat tax aumenta l’iniquità del sistema fiscale. Le misure della legge di bilancio non raccolgono le necessità e i bisogni reali delle famiglie più povere.

“Delineano l’arretramento del Paese, nel momento in cui bisogna unire, loro propongono l’autonomia differenziata. Quando servirebbe fraternità e solidarietà, cancellano il Reddito di Cittadinanza e premiano gli evasori. Il messaggio è che i furbi sono quelli che evadono” dice Landini e prosegue “Avevamo proposto di detassare gli aumenti nei contratti nazionali e di assegnare loro attraverso la via legislativa un valore generale sancendo così un salario minimo e diritti normativi per tutte le forme di lavoro. Non c’è traccia di tutto ciò. Invece ecco i voucher. E la flat tax: a parità di reddito un dipendente paga il 43% e un autonomo il 15%…” Poi la tregua fiscale che è uno schiaffo in faccia a chi ha pagato le tasse. Se vogliamo offrire più diritti e più sanità, il fisco deve essere giusto. Invece di dichiarare guerra agli evasori, ma non lo ha fatto nessun governo precedente, siamo ancora ai condoni.

Basti pensare che i salari e le pensioni sono più tassate delle rendite finanziarie. Sono provvedimenti, quelli della finanziaria, che favoriscono i ricchi e creano povertà. La stessa povertà creata con l’agenda Draghi, che molti partiti di destra e sinistra hanno rivendicato come loro programma elettorale nelle ultime elezioni.

Claudio Caldarelli

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