Della verità o di chi ne fa le feci

In occasione della ricorrenza del massacro delle fosse ardeatine, la presidentessa del consiglio… scusate…mi stanno suggerendo che devo scrivere la presidente del consiglio e così farò. (Giuro che non c’era alcun riferimento alla famosa operetta francese) La presidente del consiglio ha definito le 335 vittime del massacro nazista delle Fosse Ardeatine “Italiani “. Certo che erano italiani (come erano italiani i fascisti che collaborarono con i nazisti anche in questo caso) ma, guarda caso e che caso, (le coincidenze, a volte) i 335 erano soprattutto antifascisti ed ebrei.

Una dimenticanza di sicuro, anche se sorge il dubbio che alla presidente la parola antifascista faccia venire l’orticaria. Se così fosse e volessimo aggiungere le parole partigiano e resistenza, per la nostra, ci potrebbe essere il serio rischio di uno shock anafilattico e non è quello che vogliamo. Noi siamo convintamente democratici, non come tanti tra quelli che in Israele scendono in piazza per i loro diritti e fanno bene, ma dimenticano invece, i diritti dei palestinesi.

Pensate che qualcuno tra i più conservatori israeliti addirittura, con una ironia molto fine, ha dichiarato che la Palestina non esiste. Un vero burlone, non c’è che dire. A dire il vero di burloni ce ne sono anche sulle nostre italiche sponde, come quelli che hanno messo in giro la voce che i fratelli e le sorelle d’Italia hanno presentato un progetto di legge per abrogare il reato di tortura e qui si ride di brutto . Dico io, come si fa ad immaginare che veramente il governo possa far passare una cosa del genere. Che ne direbbe il mai compianto abbastanza, Massimo Troisi? Ricordate quando ad una ragazza a proposito della tortura, nel suo primo film, rispose così? (traduco, per gli “italiani”) “La tortura? A me, solo se mi dicono, forse ti torturiamo, io già parlo “ 

 Paolo Sabatino

 

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