Iris nel giardino di Monet

Un dipinto “en plein air” cioè all’aria aperta, così da poter imprimere tutte le sfumature di luce e colore visibili all’occhio. Una rappresentazione emotiva che prende tutto il corpo e la mente. Un quadro dedicato al suo giardino in fiore.

“Iris nel giardino di Monet” conosciuto come “Il giardino dell’artista a Giverny” è stato dipinto da Claude Monet, pittore impressionista vissuto tra il 1840 e il 1926. Il quadro è esposto al Musée d’Orsey di Parigi. Gli ultimi decenni della sua vita, Monet li ha trascorsi dipingendo il suo giardino nella casa di Giverny. Ha dipinto soprattutto Iris e Ninfee. Monet, uno dei fondatori del movimento impressionista, mette in risalto le emozioni e le impressioni provocate dalla osservazione dei paesaggi o delle persone. Osservazioni fatte all’aria aperta, fuori dallo studio. La realtà visiva trasformata in impressione emotiva del visivo, con tutti i suoi colori, intensi. Con tutte le sfumare di luce che si riescono a cogliere in una immagine. Fissare sulla tela l’impressione dell’occhio, questo il nuovo modo di dipingere degli impressionisti e di Monet. Rompere gli schemi dei pittori classici e ordinari, chiusi negli studi che cercano di dipingere ciò che vedono in modo reale, senza cogliere le sfumature emozionali.

Monet, gli ultimi anni della vita dipinge una serie di quadri che ritraggono lo stesso soggetto o paesaggio, per catturarne ogni sfumatura, di luce e di colore. Ogni cambiamento stagionale. Ogni fioritura. Ogni emozione ogni giorno nuova e diversa. La vera impressione di ciò che l’occhio vede oltre ogni schermo convenzionale.

Nel “Iris nel giardino di Monet” una delle ultime opere del pittore, viene rappresentato un giardino di Iris, disposti in modo ordinato nelle mille sfumature di luce e colore, che vanno dal rosa al viola. Gli Iris dominano il quadro, precisi e in diagonale, in ogni sua parte, sotto gli alberi, attraversati da fasci di luce. Dietro gli alberi la casa di Monet. Nel dipinto si notano le pennellate veloci e vicine, tipiche degli impressionisti. L’effetto naturale dato dalla luce e dai contrasti delicati che ne accentuano la realtà fotografica. Dipinge gli Iris intorno ai 60 anni, periodo in cui si era ritirato nella casa di Giverny, dove amava restare per dipingere ogni giorno ciò che vedeva fuori dalla finestra. Ogni giorno curava il suo giardino. Ogni giorno dipingeva senza interruzioni o distrazioni. Un lavoro quasi ripetitivo ma mai uguale. La luce ogni giorno diversa donava sfumature diverse e impressionanti dello stesso soggetto.

Emanuele Caldarelli

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