Rapporto ONU: siamo otto miliardi

Il rapporto ONU stabilisce che siamo giunti alla cifra iperbolica di Otto miliardi di persone sulla Terra. Il rapporto dice anche che non siamo troppi. L’ONU cancella gli allarmi che vedono in ogni nascita un problema per la disponibilità delle risorse.

C’è un contrordine, non siamo troppi, non c’è motivo di preoccuparsi, scrive l’ONU sul rapporto, non deve esserci ansia per la crescita della popolazione. Una popolazione mondiale che il 15 novembre 2022 ha raggiunto convenzionalmente gli otto miliardi di persone. L’aumento della popolazione mondiale non incide sul cambiamento climatico, le ragioni del dissesto del clima sono altre. Sono le scelte sconsiderate legate ai consumi eccessivi e allo sfruttamento selvaggio delle risorse, nonché all’inquinamento che viene prodotto dalle industrie e dagli sprechi legati ai consumi.

L’agenzia delle Nazioni Unite p, l’Unfa, che si occupa della popolazione, delle nascite e delle gravidanze, oggi si esprime in modo chiaro per contrastare il pessimismo di coloro, che addebitano i mali del pianeta, alla sovrappopolazione.

Il rapporto, sgombra il campo dagli equivoci ribadendo che non siamo troppi. Ma questo non deve farci abbassare la guardia, anzi si deve intervenire affinché tutti abbiano l’accesso all’acqua, alla sanità e alla scuola.

L’Unfa, alla domanda se siamo troppi, risponde di no. Il pianeta non sta scoppiando e se la Terra ha raggiunto otto miliardi vuol dire che più neonati sopravvivono, più bambini e bambine vanno a scuola, ricevono assistenza e raggiungono l’età adulta. Vivono mediamente più a lungo, questo, dice il rapporto, è segno di progresso umano. 

Aurora Ercoli

 

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