Sostituzione Etnica?

Il governo sbanda.

È il tempo delle sbandate per i ministri del governo Meloni che, a detta del Fatto Quotidiano, si sfoga in chat private per le varie défaillances dei suoi, non ultima la mancata approvazione del MEF, scrivendo “Non ho Parole”.

Proprio sulle parole si era consumato un altro sfondone, questa volta contenutistico, da parte del Ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida il quale, parlando del fenomeno migratorio connesso al calo delle nascite nostrane, aveva paventato il rischio di una “sostituzione etnica”, svelando un armamentario concettuale quantomeno discutibile.

È proprio questo il punto, infatti. Al di là del singolo sfondone, questa sparata del ministro tradisce l’insufficienza dell’apparato simbolico culturale della destra italiana contemporanea, incapace di esprimere chiavi di lettura all’altezza delle sfide epocali, come quella migratoria.

Non è, va detto, un discorso ascrivibile alla sola destra. Non è che a Sinistra ci siano Berlinguer e Moro, e anche dall’altra sponda della politica italiana si veleggia a vista tra fronti divisi e consulenti di abbigliamento. 

Le migrazioni sono una sfida epocale, di pari portata rispetto alle migrazioni che stravolsero l’Europa alla fine dell’Impero di Occidente, nel V secolo d.C.

Gli strumenti culturali europei, di sinistra come di destra, non sono minimamente all’altezza di questa come di altre sfide, che ci travolgeranno ridisegnando a forza di traumi la fisionomia di questo logoro continente. Sarà durissima. Ahinoi.

Giacomo Fagiolini

 

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