Armi: spesa record

La follia del mondo, la per le armi supera 2.200 miliardi di dollari. Intanto la fame uccide milioni di persone, donne e bambini. La guerra, il più grande affare delle multinazionali appoggiate dai governi, di destra e di sinistra. Tutti vogliono produrre armi. Tutti vogliono vendere armi. Sono gli stessi “tutti” che ufficialmente dicono di volere la Pace.

Oxfam denuncia che nel 2022 la spesa militare mondiale è stata 11 volte superiore rispetto agli aiuti pubblici per lo sviluppo globale. Appello urgente per una immediata inversione di rotta, in occasione della riunione del Consiglio di Sicurezza Onu per la protezione dei civili nei paesi in guerra.

La guerra, che grande affare. Le armi che grandissimo affare. Intanto si muore, sotto le bombe. Intanto si muore di fame. Intanto si muore nei naufragi. Si muore, mentre il Capitale brinda alle munizioni da costruire con il soldi del PNRR. La felicità degli avidi, è la felicità degli stolti, ma sono loro, gli avidi e gli stolti che detengono le leve del potere, sia economico che finanziario. Sono loro, gli stolti e gli avidi che condizionano i governi del mondo occidentale e che decidono insieme di produrre armi e non pane. Per le armi non si bada a spese, mentre nella lotta alla fame ogni anno si tagliano gli stanziamenti. Secondo i governi, americani, europei, russi e cinesi, il mondo necessità di armi e munizioni non di pane o grano, o medicine o scuole.

Scrive Oxfam: “Una spirale di violenza e disumanità che deve essere interrotta prima che per molti sia troppo tardi. Paradossalmente quattro dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza sono in cima alla vendita globale di armi che alimentano guerre in tutto il mondo. Le armi che vengono vendute, non solo sono responsabili della morte di civili innocenti, ma contribuiscono a ridurre alla fame chi sopravvive”.

Per questo Oxfam lancia un appello urgente perché si adottino politiche per salvare la vita di milioni di persone intrappolate in zone di conflitto e guerra, agendo concretamente contro il moltiplicarsi di guerre e la proliferazione di armi. Le stime dal 2018 al 2022 la sola spesa mondiale per l’importazione di armi, in media, è pari a 112 miliardi di dollari all’anno, mentre ogni giorno 9 mila persone sono morte per fame e per cause indotte dalla guerra.

Spesa folle, come è folle la corsa agli armamenti. La stessa follia della guerra. Spesa folle che nel 2022 ha superato la cifra record di 2200 miliardi di dollari. Una cifra mostruosa se si pensa che supera di 42 volte la cifra chiesta dalle Nazioni Unite per fronteggiare le crisi umanitarie nel mondo, pari a 51 miliardi di dollari.

I più grandi Paesi al mondo per export di armi sono gli Stati Uniti, Russia, Francia, Cina e Germania. Da soli, scrive Oxfam, sono responsabili dei tre quarti del commercio globale. Il nostro Paese, l’Italia, non è da meno, attestandosi sesta tra i grandi esportatori di armi e munizioni, con il 3,8% del commercio mondiale, alle spalle della Germania con il 4,2% delle esportazioni globali.

Numeri spaventosi, i signori della guerra e le milizie al soldo del miglior offerente, stanno realizzando miliardi di dollari di profitti con il traffico illegale di armi leggere.

I conflitti hanno portato alla fame estrema più di 117 milioni di persone in 19 paesi. Intere popolazioni ridotte alla povertà, vittime di violenze di ogni genere, sono alla mercé di milizie senza scrupoli. L’appello è di anteporre la Pace al profitto, la fratellanza alla avidità. Ma è solo la nostra utopia, benedetta da Papà Francesco che con noi grida Pace, pace, pace.

Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini

 

 

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