Il Manifesto di Londra.Il progetto di tre giovani italiani all’estero per scuotere la sinistra in vista delle Europee.
Il “Manifesto di Londra” ( https://manifestodilondra.org / ) e’ qualcosa che meriterebbe l’attenzione della sinistra italiana immersa in un pantano dal quale sembra non riusca ad uscire. Si perche’ accade che oltre Manica un gruppo di cosiddetti cervelli in fuga , innamorati dell’Italia e ancora fiduciosi nell’Europa , abbiano stilato questo documento che stanno inviando a personalita’ libere della Sinistra ,per far si che ,a meno di tre mesi dalle Europee, qualcuno inizi ragionare ritrovando intendi e temi comuni non piu’ rimandabili pena una deriva difficilmente recuperabile.
Accade cosi ,infatti ,che Andrea Pisauro, dottorato in neuroscenze e ricercatore ad Oxford dove studia l’impatto del contesto sociale sulle decisioni umane, Francesca Guidali ora al lavoro per una Ong e Paolo Fumagalli avvocato gia’ nel comitato del Labour Party che porto’ all’elezione di Sadik Qan a sindaco di Londra si sono riuniti con un gruppo di cittadini italiani attivi in politica e cultura a Londra per affermare come scrivono :” Il bisogno di buona politica fatta di una seria organizzazione, vera democrazia e accountability. “
“Credo ” mi racconta Alice Guidali “che stia oggi a noi militanti sporcarsi le mani e non tirarsi indietro di fronte ai tanti errori delle classi dirigenti della sinistra degli ultimi anni. E dall’estero possiamo essere una fonte preziosa di questo percorso perche’ portiamo un bagaglio esperienziale frutto della contaminazione con realta’ politiche locali.”
Sgomenti dal livello di divisione e approssimazione che governa la sinistra italiana,decidono cosi in questo momento difficile della politica di scrivere ,a Londra, un Manifesto, ispirandosi al Labour di Corbyn .
Mettendovi al cuore la questione dell’Europa da cambiare ma anche da difendere, e quella dell’ondata migratoria di proporzioni storiche che ha ripreso a lasciare ogni anno il nostro paese. Giovani e meno giovani da tutte le regioni d’Italia e di ogni classe sociale che lasciano un Paese che nega opportunita’, diritti e lavoro.
“Nasce cosi “scrivono i tre fondatori “il ” Manifesto di Londra” ( https://manifestodilondra.org/ ) per immaginare l’Italia che vorremmo, scritto in tante e tanti e offerto come contributo alla sinistra che cerca una strada. Strada che la sinistra in Italia non sta trovando ma in tante e tanti qui a Londra ” raccontano “ci siamo trovati attorno a questo progetto entusiasmante ed inclusivo,diventando un punto di riferimento per un pezzo della comunita’ italiana a Londra. Abbiamo organizzato eventi e manifestazioni, organizzando l’incontro tra Pietro Grasso e Jeremy Corbyn e ospitando a Londra, tra gli altri, Marta Fana, Elly Schlein, Mediterranea e molti altri. Vorremmo un’Italia diversa e una sinistra capace di immaginarla”
Insomma Francesca, Andrea e Paolo si rendono conto dell’interesse che suscita DiEM25, il movimento paneuropeo lanciato da Yanis Varoufakis, e del suo potenziale. Parlando con gli amici e con i compagni di mille battaglie, sentono che i militanti hanno bisogno di un progetto credibile per cambiare l’Europa; come tantissimi , non capiscono perché le molte anime della sinistra italiana non possano ritrovarsi in un progetto comune che riproponga il programma “European Spring” elaborato dai militanti di DiEM di tutta Europa. Al contrario, vedono una resa della sinistra europeista, un senso di smarrimento collettivo, la rassegnazione che inizia a serpeggiare.
Ed e’ contro questa rassegnazione che bisogna andare!Portando avanti ancora la possibilita’,in questo ultimo brevissimo spazio di tempo che rimane di ancora cambiare il Mondo e l’Europa.
Nasce cosi un appello scritto di getto e di cuore, e la voglia di diffonderlo .
Manifesto di Londra sta raccogliendo adesioni .Firme di militanti liberi, anche se la stessa idea di militanza ” di cosa” in fondo poi oggi non e’ piu’ ben chiara a nessuno.Certamente militanti della voglia che resta di sentirsi ancora parte di una visione di mondo ,aperta, solidale, colta nel senso piu’ bello del termine , che nessuno vuole abbandonare .
Alice mi dice che non ha piu’ tessere al momento, e’ in attesa di avere quella del partito della Sinistra in Italia.
insomma “Manifesto di Londra ” frutto del lavoro di ragazzi che ci guardano,che si stanno impegnando in una terra che non e’ la loro ma che lo e’ diventata .
Come ogni luogo dove si vive si ama , si lavora e ci si impegna ma che guardano ancora a noi e ad una Italia dove poter rientrare. Ragazzi che non mollano e credono in un progetto e ci ricordano quanto siano brevi e urgenti oggi il tempo e la necessita’ di rendersene conto.Perche’ farlo chiedo ad Andrea Pisauro?
Perche’ ancora tanto impegno? “Iscrivendomi al Labour Party ed entrando a fare parte del coordinamento nazionale di DiEM25 , lo scorso novembre, ho ideato e lanciato la campagna Take a Break from Brexit che chiede di rimandare l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Lo faccio qui dove ora sono per difendere la mia comunita’ e il mio lavoro da ricercatore, in un settore che rischia di essere distrutto da una Brexit senza accordo sostenuta da una parte del Partito Conservatore. Ma soprattutto perche’ non mi potrei mai perdonare di non avere provato a fare la mia parte per difendere i miei valori in un mondo che va tutto dalla parte sbagliata”
Ecco,fare la propria parte. Il Manifesto di Londra segno di chi vuole fare fino in fondo la propria parte.
Anche dall’altro capo della Manica. Ringraziamo Andrea,Francesca e Paolo,ringraziamoli e ci pensi e legga quanto propongono ,la cosiddetta Sinistra italiana.
Sinistra avvolta da un torpore sul quale parole ed intenti cosi arrivano,oggi, come una bella ,salutare e necessaria doccia fredda .di Milene Mucci