Carmen Yanez
Carmen Yanez, poetessa, attivista, compagna e sposa due volte di Luis Sepulveda, Lucho per i comunisti. Carmen, la donna che fino all’ultimo è stata accanto allo scrittore cileno. Nata a Santiago del Cile nel 1952, di origine operaia, nel 1975 scompare nelle mani della polizia politica di Pinochet. All’epoca già moglie di Lucho, si erano sposati a 19 anni, fuggendo di casa. Avevano un figlio. Il colpo si stato del dittatore Pinochet nel 1973, l’incarcerazione, le torture e poi l’esilio, dividono Lucho e la Pelusa (la monella) così veniva chiamata affettuosamente Carmen Yanez, separo le loro vite. Ma il destino li avrebbe fatti reincontrare. Nel 1989 si incontrano in Svezia, ricominciammo a comunicare. Passo altro tempo, poi di nuovo insieme. Nel 2004 si risposano per la seconda volta e per non lasciarsi mai più. Restano l’uno accanto all’altro, fino ad oggi, fino al giorno che il Coronavirus ha ucciso Lucho. La Pelusa, la monella, la compagna, fino all’ultimo vicino al suo Lucho che salutandola poco prima di morire gli ha detto: Buonanotte amore mio.
Buonanotte amore mio
La luce, tua voce d’amore
di carcere e di tortura
mi inonda e mi sostiene
per giungere alla fonte
del tuo ventre popolato
di fantasmi e di sementi
Specchio della mia carne ferita
discendi ai labbri
invocando la luna
petali di rosa senza spine
fiume caldo m’è riparo
grembo trasmuta
in terra non più deserta
Silenzio naufraga nel silenzio
lacera sangue di melograno
su lenzuola bianche
da colorare col fuoco
che ancora dentro di me dormiva
Buonanotte amore mio.
di Susi Ciolella e Claudio Caldarelli