Le parole d’amore dei filosofi

“Contrariamente a quello che le persone pensano, l’amore non idealizza l’altro. Il miracolo è dire: ok, forse sei questa persona un po’ stupida, senza un corpo perfetto, e via dicendo, ma tu per me sei l’assoluto. Il vero amore non deve idealizzare. Il vero amore non è la bellezza ideale eterna contrapposta alla persona volgare di tutti i giorni. Il vero amore è nel fatto che vedi la bellezza eterna nella persona di tutti i giorni”. Slavoj Zizek, filosofo sloveno. Ma come lui tanti altri filosofi, fin dalla notte dei tempi, hanno scritto, parlato, meditato, sull’amore, coniugandolo in tutti i modi possibili. Ma non ci sono risposte univoche. Tutto dipende. Dipende da come viviamo il sentimento più intenso che ci avvolge e ci toglie il sonno.

Ogni epoca descrive l’amore con i connotati dell’epoca stessa. Ogni volta uguale ma ogni volta diverso.

Se la filosofia è una storia d’amore in cui l’oggetto del desiderio sono le idee, i concetti, la verità, è inevitabile che quando la filosofia parla dell’amore è come se si mettesse allo specchio per contemplare la propria immagine riflessa. Queste le prime frasi della introduzione di “Le parole d’amore dei filosofi” edito da il Melangolo.

Tornando indietro nel tempo, di tanti secoli, possiamo dire che ai tempi di Eraclito, l’amore della filosofia era da intendere come una forma di corrispondenza, senza nessuna connotazione amorosa in senso erotico.

Ma con Socrate e Platone, l’oggetto della filosofia si è trasformato in oggetto del desiderio, il ragionamento ruotava intorno ad esso. Lo stesso, in quel tempo, è avvenuto con la trasformazione dell’amore filosofico in tensione amorosa, cioè in Eros.

Interi trattati, filosofici, psicologici, sociologici, si sono susseguiti da qui lontani tempi. Tutti hanno scritto dell’amore e delle sue intrinseche contraddizioni. I filosofi principalmente, parlano tanto di amore perché la filosofia non è altro che una forma di questo amore. Platone sosteneva che Eros è per sua natura filosofo.

Citarli tutti è difficile, ma possiamo citarne alcuni, per comprendere come la parole dell’amore dei filosofi hanno scardinato intere credenze per costruire poi, leggende di amori immortali che ancora oggi decantiamo.

Hegel nelle sue profonde riflessioni apriva dei varchi inimmaginabili sulla filosofia dell’amore: L’amato non ci è opposto, è uno con la nostra essenza, in lui vediamo solo noi stessi, e tuttavia non è noi, miracolo che non siamo in grado di capire.

Tornando indietro ci viene da citare Eraclito: È difficile combattere contro il desiderio; infatti, ciò che esse vuole, lo compra pagandolo con l’anima.

Plutarco dava all’amore la forza di vincerà qualsiasi paura e di essere se stessi anche tra mille difficoltà: L’amore rende perspicace anche chi è sciocco, valoroso chi è codardo.

Ma è Voltaire che supera di gran lunga le riflessioni ancestrali costruendo una filosofia dell’amore che avvolge completamente il nostro tutto: L’amore è la passione più forte di tutte, perché attacca contemporaneamente la testa, il cuore e il corpo.

Emanuele Caldarelli

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