Aumentano le spese militari aumenta la fame

Aumentano le spese militari e aumenta la fame nel mondo. La cifra per armare gli eserciti e di migliaia di dollari, una parte di questa cifra mostruosa sarebbe sufficiente per eliminare la fame nel mondo. Invece no. Gli organismi internazionali dicono che le persone che hanno fame superano i 289 milioni di persone ai quali vanno aggiunti il quasi miliardo di indigenti, ai quali vanno aggiunti tutti coloro che non hanno cure mediche, scuole, acqua, trasporti, cioè quasi la metà della popolazione non riesce a soddisfare i propri bisogni o le proprie necessità primarie.

Ma i governanti, dei paesi ricchi, spendono in armamenti molto di più di quanto servirebbe per combattere la fame. 

Con le spese delle armi, aumentano i conflitti generati e voluti per vendere quelle armi. Le guerre ormai servono per svuotare gli arsenali obsoleti e riempirli con armi sempre più sofisticate. Non servono da deterrenza come dicono, ma da attacco. Ciò che accade è sotto gli occhi di tutti. In Ucraina, in Africa, in medio oriente. Soprattutto in Palestina. Ciò che accade a Gaza, molti lo chiamano genocidio, molti crimini contro l’umanità, molti non hanno un termine perché non vogliono schierarsi, ma noi sappiamo che i morti in Palestina sono quasi 40 mila, di cui la maggior parte donne e bambini.

Un intero popolo raso al suolo dall’esercito israeliano con la complicità indifferente del mondo che fa finta di non vedere ciò che accade.

Il mondo si arma: 7% in più di spese militari, svela Sipri, l’istituto internazionale di ricerche sulla pace di Stoccolma. 2.443 miliardi di dollari spesi tra il 2022 e 2023 per le armi, cifra mostro: il 2,3% del Pil mondiale annuo. Una cifra folle che ha come protagonisti USA e NATO, con dei picchi isolati, ad esempio in Russia, Cina e Ucraina.

Mentre il mondo sperpera in armi, l’Onu chiede una inchiesta internazionale sulle fosse comuni scoperte nei due principali ospedali della Striscia di Gaza. L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani ha sottolineato la necessità di indagini indipendenti, efficaci e trasparenti nel clima prevalente di impunità. 

Claudio Caldarelli 

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