La costruzione del Duomo di Milano

La costruzione del Duomo di Milano richiese quasi sei secoli, per l’esattezza 578 anni. Il cantiere, avviato nel 1387, si concluse solo nel 1965, quando fu inaugurato il quinto e ultimo portone. Non sorprende, quindi, che i milanesi dicano spesso “lungo come la fabbrica del Duomo” per indicare qualcosa di interminabile.

I lavori per la cattedrale iniziarono nell’ottobre del 1387, quando Gian Galeazzo Visconti fondò la Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano. Al posto della chiesa romanica di Santa Maria Maggiore, il signore di Milano volle una costruzione imponente che immortalasse il suo nome nei secoli, ispirandosi alle grandiose cattedrali gotiche del Nord Europa. Tuttavia, non avrebbe mai immaginato che la costruzione di questo simbolo di gloria avrebbe richiesto secoli di lavoro.

Già dai primi progetti emersero contrasti tra gli architetti francesi e tedeschi, chiamati come consulenti, e quelli italiani. Le dispute si concentravano soprattutto sull’altezza della chiesa, ma ogni dettaglio della cattedrale, come la vediamo oggi, fu oggetto di lunghe discussioni, alcune delle quali durarono secoli.

La celebre Madonnina, simbolo di Milano, fu collocata in cima a oltre 108 metri di altezza solo nel 1774, con un’installazione notturna e senza cerimonie per evitare polemiche. La facciata, invece, fu completata nel 1805 grazie alla volontà di Napoleone, che pose fine a interminabili dispute architettoniche.

Fin dai primi tempi, l’opera fu finanziata con il contributo di tutti i cittadini, dai più ricchi ai più umili, compreso il supporto economico delle prostitute, dando vita a una delle prime forme di crowdfunding della storia.

Aurora Ercoli

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