La legge del più avido

La legge del più avido cambia le regole del mondo. Un mondo ingiusto già prima e ancora più ingiusto adesso. Il potere mondiale alla legge del più forte, militarmente e economicamente. Tutti devono adeguarsi alla ferocia della sopraffazione del più grande, del più potente, del più armato. I piccoli soccombono, in Palestina, a Gaza, così in Africa, Asia e Sudamerica. Il turbocapitalismo arma la follia contro il povero, contro il disarmato, contro il giusto. La crudeltà sostituisce la solidarietà, la carità di cui parla solo Papa Francesco, viene sostituita dalla avidità del profitto, l’egoismo prende il posto della solidarietà, insomma la follia del denaro, troppo, in mano ai miliardari senza religione, senza etica e senza morale, distruggerà il mondo.

L’Europa dorme, anzi pensa che riarmandosi possa fermare questa folle corsa all’ spartizione del mondo. Non sarà così. La guerra commerciale dei dazi sta riscrivendo le regole del capitalismo che ucciderà miliardi di persone per sostituirle con un capitalismo aggressivo, emarginante e esclusivo. L’umanità sarà confinata dentro recinti di dimensioni continentali, dove non potranno uscire, nuovi muri e recinti divideranno il mondo tra avidi e poveri. Tutto ciò seppellisce etica e morale, idee e filosofia, amore e cura per il pianeta, tutto ciò seppellisce la giustizia sociale e solidale nella discarica del avido capitalismo onnivoro che tutto fagocita. Si torna ai tempi della schiavitù, che tra l’altro è già in atto da decenni, nei campi di pomodori, dove si muore sotto il sole per meno di tre euro l’ora. Lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo avrà il suo apice, senza nessuna possibilità di rompere le catena di questa nuova schiavitù istituzionalizzata dall’avidità del capitale che controlla ogni potere, politico e economico. Il genocidio e la deportazione di interi popoli avverrà con complicità e silenzio degli Stati, tra l’indifferenza generale. Il disinteresse nei confronti di morti innocenti, di bambini, di donne, sarà una normalità, così il menefreghismo per la distruzione del mondo, il saccheggio delle risorse di pochi ai danni dei molti.

Scrive Antonio Cipriani su RemoContro:“Tutti quelli che si sono battuti per un mondo più giusto, tutti quelli che ci credevano, oggi guardano attoniti un mondo in cui non c’è rispetto per la vita, dominato dai criminali di guerra, dai super miliardari che pensano che le loro fortune in denaro e potere nel sistema tossico del neoliberismo possano garantire qualunque efferatezza. Che successo, questa democrazia che si basa sull’ingiustizia del turbocapitalismo: da una parte i criminali di guerra che continuano imperterriti nei massacri e nel genocidio, dall’altra i ricconi esaltati che hanno tolto la maschera e pensano che è il loro tempo. La guerra di classe è finita, l’hanno vinta loro. Quindi ritengono sia giusto fare quello che vogliono, alla faccia di tutti noi”.

Claudio Caldarelli – Eligio Scatolini