Soloviov e il senso della Carità
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Continua nella mia vita una concordanza paurosa tra studi, vocazione poetica, ed esperienza rinnovata di coinvolgimento nella missione, con Italia Solidale
Sento nitidamente che a decidere per me non sono praticamente mai solo io, ma che una forza, benevola e ferma, passo passo mi guida ad una pienezza molto più grande di me.
Mi mancano poche pagine per finire uno studio approfondito sul grande poeta e filosofo russo Vladimir S. Soloviëv, e proprio oggi, dall’India, mi hanno mandato 6 foto di 6 bambini le cui famiglie partecipano da tempo alle comunità e alle formazioni di Italia Solidale in Karnataka, ma non hanno ancora l’aiuto di un volontario donatore dall’Italia.
Che c’entra Soloviëv, chiederete voi?
Vladimir Soloviëv ha elaborato tutta la sua vertiginosa testimonianza spirituale e poetica intorno a due poli: l’amore e la libertà.
In questo, egli è singolarmente vicino al fondatore di Italia Solidale, Angelo Benolli, che scrive “non c’è amore senza la libertà. La libertà non ha prezzo, il prezzo della nostra libertà è il sangue di Cristo”. Padre Angelo aveva una visione dell’amore e della Croce come libertà veramente folgorante. Non lo dico perché sono tornato nella missione di Italia Solidale, lo direi anche se non ci fossi dentro. Lui insisteva e sottolineava le parole veramente di straripante Bellezza e Potenza del Cristo in Giovanni, è stato su questo versetto del Vangelo tornandoci a martello per decenni:
“Il Buon Pastore dà la vita. Nessuno me la toglie dall’esterno, ma sono io che ho il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo: questo comando ho ricevuto dal Padre…”.
Gesù non è manipolato dal Padre, né manipola nel nome del Padre: la spiritualità cristiana è, dunque, tutta sulla libertà.
Gesù prende la croce in libertà, nessuno lo costringe.
Allora prendersi cura di questi bambini, trovare altre persone che se ne prendano cura, è un’occasione d’oro per sperimentare nel concreto questa forza d’amore donato nella libertà, e per condividerla.
Giacomo Meingati