Dodici milioni di schiavi-bambini
Dodici milioni di schiavi-bambini: in Italia vittime anche di 11 anni. Il rapporto di Save the Children denuncia una situazione drammatica. Lo sfruttamento dei bambini in crescita. Un aumento del 31% rispetto al passato. Una vittima su quattro, a livello mondiale, ha meno di 18 anni. Sono circa 12 milioni i bambini e adolescenti coinvolti in vario modo dallo sfruttamento. Un fenomeno in aumento, globale, difficile da intercettare. Anche in Italia aumentano i casi di sfruttamento, di potenziali vittime, più 4,8%. Il dossier dal titolo “Piccoli schiavi invisibili” di Save the Children, sottolinea che circa 9 milioni di minorenni sono intrappolati in matrimoni forzati, mentre i restanti 3,2 milioni, scrive Avvenire, sono vittime di sfruttamento, di cui 1,6 milioni di minori, vittime di sfruttamento sessuale. Nel lavoro coatto o illecito, circa 1,3 milioni di bambini. Poi c’è il lavoro forzato, imposto da autorità statali, circa 320 mila. Senza tralasciare la tratta dei bambini, che resta uno degli aspetti più gravi della situazione dei minori nel mondo.
I minori coinvolti sono spesso invisibili, nascosti tra i flussi migratori, le fragilità sociali, le nuove frontiere digitali facilitano l’adescamento da parte delle organizzazioni criminali. Uno scenario drammatico, in cui è coinvolto anche il nostro Paese, come luogo di transito, destinazione e origine dello sfruttamento. Anche la tratta dei bambini e lo sfruttamento minorile rimane in gran parte sommerso, invisibile, ma c’è. L’età delle vittime sempre più basso. Minori di 18 anni, ma anche minori di 15 anni addirittura di 11 anni. La maggioranza sono maschi, ma anche le femmine sono interessate dallo stesso fenomeno. Le organizzazioni criminali non fanno differenza, adescano, sfruttano, utilizzano tutti gli strumenti possibili per piegare ai loro voleri i minorenni.
Un fenomeno globale, reso noto dal rapporto di Save the Children nella Giornata internazionale contro le tratte di esseri viventi. Un fenomeno in costante aumento, che vede l’Europa non esente. Più di 1358 casi, di cui in Francia, Germania, Romania e Italia. Lo sfruttamento sessuale, in Europa è la forma più diffusa 70%, seguita dal lavoro forzato 13%, e attività criminali 17% come accattonaggio, borseggi o spaccio. Un dato rilevante per l’Europa è che 81% dei minori sfruttati è cittadino europeo.
Il dossier ci dice anche che l’e-trafficking, ovvero l’uso sistematico delle tecnologie digitali per reclutare, adescare, controllare, sfruttare i minori. Social network, app di messaggistica e piattaforme on-line abbattono le frontiere geografiche e globalizzano il fenomeno, aumentando i rischi per i minori.
La schiavitù dei bambini invisibili, un fenomeno in aumento, in tutte le aree del mondo. La nuova forma di schiavitù asservita alle organizzazioni criminali colpisce i minori, senza distinzione di sesso.
Claudio Caldarelli

